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Serristori, la Lega :”continua la commedia degli equivoci fra il Sindaco e la Asl Toscana Centro”

Continua la commedia degli equivoci tra il Sindaco Mugnai e la ASL Toscana Centro in merito all’Ospedale Serristori. Questo scrivono in una nota il capogruppo Lega Salvini Premier in Consiglio Comunale di Figline Incisa Silvio Pittori e la consigliera Giorgia Arcamone che continuano: “Il Sindaco l’11 giugno scorso sulla pagina ufficiale del Comune e sulla stampa ha affermato di aver chiesto un cronoprogramma dettagliato e di aver più volte sollecitato l’Azienda sanitaria per averlo.’ma ciò che ci è stato mandato in questi giorni risulta insufficiente, lacunoso e insoddisfacente – ha affermato la Sindaca -. Si parla infatti della ripartenza del Pronto soccorso nei primi giorni di luglio e non la riteniamo una scelta praticabile…‘. Pertanto Mugnai ha dato pubblicamente atto che la ASL avrebbe fatto riferimento ad una ripartenza del Pronto Soccorso nei primi giorni di luglio. In realtà tale dichiarazione è assente dal testo del cronoprogramma. Ed invero, il cronoprogramma inoltratoci ufficialmente dalla segreteria del Sindaco- continuano i due consiglieri – contiene sul punto la seguente dichiarazione: Per la possibile riapertura nelle ore notturne del Pronto Soccorso si rimanda per una valutazione al 15 luglio prossimo. Quindi, al contrario di quanto affermato dal Sindaco, la ASL non ha fatto riferimento alcuno ad una ripartenza del pronto soccorso nei primi giorni di luglio, essendosi soltanto riservata di valutare il 15 luglio 2020 una eventuale ripartenza del Pronto Soccorso (pertanto il 15 luglio la ASL procederà ad una valutazione!) . Delle due l’una, o il Sindaco non ha letto con attenzione il cronoprogramma, ed in tale caso avrebbe dovuto farlo prima di fare uscire un comunicato stampa destinato ai cittadini, o il medesimo ha scelto di ricorrere a forme di dissimulazione onesta,dissimulando, celando il reale contenuto delle dichiarazioni della ASL rendendole oggetto di una interpretazione pacificamente errata, sperando così di ritrovare sul tema dell’ospedale Serristori quel consenso popolare oramai definitivamente perduto, tra annunci roboanti e patti territoriali disattesi pacificamente dalle previsioni di bilancio della Regione Toscana”- terminano Pittori e Arcamone.

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