Sarà inaugurato il 23 giugno prossimo, nel rispetto delle normative di sicurezza, il terzo punto Alveare del Valdarno, assieme alla gelateria Fjordì, ad una bella rete di produttori, all’amministrazione comunale e alle associazioni del territorio valdarnese e fiorentino: la filosofia è quella dei gruppi di acquisto, in chiave 2.0, con ordini già attivi che possono essere effettuati on line sul portale Alveare che dice Si e con distribuzione dal vivo una volta a settimana.
“Si può fare la spesa in modo semplice e direttamente dal contadino, per alimentarci con prodotti freschi, genuini e a chilometro zero, per fare il bene del nostro territorio e del nostro pianeta” – dice Desy, il nuovo gestore di Rignano. Un’esperienza locale e internazionale, quella dell”Alveare che dice sì!, che il team guidato da Fjordì consolida nel Valdarno dopo Matassino e San Giovanni”. Come è stato ricordato, l’intento, insieme alle famiglie e alle aziende locali, è quello di promuovere un modello economico sostenibile di rete basato sulla consapevolezza di quello che mangiamo. La priorità è quello di creare un tessuto relazionale a partire dal sostegno ai piccoli produttori e alle eccellenze del territorio nel rispetto della salute della comunità e dell’ambiente a cui siamo interconnessi.
Le famiglie valdarnesi che vogliono acquistare dai produttori aderenti si possono iscrivere gratuitamente al portale Alveare che dice Si e scoprire cosa i produttori, in base alla stagionalità, hanno messo in vendita online per la settimana in corso: frutta, verdura, carne, pasta, farine, formaggi, marmellate, gelati, pizza e così via.
“Portare l’orto nelle case della gente valorizza le relazioni e i prodotti della terra e il lavoro di noi agricoltori a Km0 – ha detto Marco, uno dei produttori della rete -; offrire cibo sano, non inquinato e a basso impatto ambientale serve ad avere cura di noi stessi e della nostra terra: questi sono i valori che muovono la comunità dell’alveare, perchè la prima medicina inizia a tavola. “Portare l’orto a casa nostra significa sapere ciò che mangiamo: una scelta fondamentale che fa bene a te, alla salute e a quella dell’ambiente” – ha concluso Marta, un’iscritta fedelissima del progetto Alveare – insieme possiamo smettere di sostenere certe logiche della grande distribuzione e scegliere l’alternativa che è possibile”.