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Podere Rota tra le buone pratiche a livello nazionale evidenziate dal rapporto di Legambiente

La Discarica di Podere Rota rientra tra le buone pratiche a livello nazionale evidenziate dal rapporto “Comuni Rinnovabili 2020” di Legambiente. Un primato ottenuto grazie all’impianto di recupero, che nel 2019 ha consentito di captare ben 11.979.511 m3 di biogas di discarica, fonte rinnovabile che convertita in energia elettrica, grazie a 4 motori di cogenerazione, ha prodotto ben 20.763.312 di KWh, pari al fabbisogno elettrico medio annuo di circa 7.500 utenze domestiche, l’equivalente cioè di un comune di 20.000 abitanti.
La Csai ha ricordato che, grazie al recupero del biogas, sempre nel 2019, c’è stata una riduzione di emissioni di gas serra in atmosfera pari a 42.157 tonnellate di CO2 Equivalente. Allo stesso tempo le tonnellate di petrolio risparmiate per produrre l’equivalente energia con combustibili fossili sono state pari a 3.882 (TEP).
Il biogas di discarica è di origine biogenica, dato che proviene dalla degradazione della matrice organica dei rifiuti, che avviene naturalmente. Quindi, indipendentemente dal recupero o meno, queste emissioni non sono aggiuntive rispetto ai limiti fissati dal Protocollo di Kyoto. Ma con il recupero del biogas e la conversione del metano in anidride carbonica – e ovviamente in energia – si riduce il potenziale effetto serra di 21 volte. “Quindi non solo non si aggiunge niente in atmosfera rispetto a ciò che avverrebbe naturalmente, ma addirittura si ha una consistente sottrazione di gas climalteranti. Ed il pianeta ringrazia – ha concluso la Csai -. Ecco perché il nostro impianto viene citato come buona pratica proprio dalla più importante associazione ambientalista italiana”.

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