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Laterina Pergine. Manovra da 200.000 euro per ridurre le imposte

E’ una manovra da circa 200.000 euro quella attuata dall’amministrazione comunale di Laterina e Pergine Valdarno in fatto di aiuti ad imprese e famiglie. “In queste settimane – ha detto il sindaco Simona Neri – abbiamo lavorato con molta attenzione insieme a tutto lo staff degli uffici ragioneria e tributi per cercare di sfruttare al massimo i margini di manovra consentiti dalle normative nazionali per ridurre il più possibile la pressione fiscale su cittadini ed attività del nostro territorio. La nostra scelta non è stata solo quella di agevolare tutte le attività economiche che durante l’emergenza sono state costrette a rimanere chiuse, ma si è spinta oltre, andando ad interessare anche le utenze domestiche, ovvero le nostre famiglie”.
Nello specifico, sulla Tari è previsto un taglio del 35% sulla bolletta (quota variabile dell’importo) a tutte le attività (artigianali, commerciali, ristorative, industriali, etc..) che sono rimaste chiuse durante l’emergenza Covid. Stessa percentuale di riduzione per tutti i cittadini; taglio del 25% sulla bolletta alle attività che durante il lockdown hanno lavorato ma con orario ridotto e un ulteriore taglio del 15% per coloro che beneficiano già di agevolazioni fiscali su questo fronte (portatori di handicap, abitazioni disagiate). Oltre a questo gli immobili adibiti ad agriturismo, affittacamere, case e appartamenti per vacanze, bed & breakfast e residence saranno totalmente esentati dal pagamento della prima rata Imu. La tassa di soggiorno sarà sospesa per tutto l’anno 2020 mentre per quanto riguarda il pagamento del suolo pubblico, per le attività che ne fanno uso ma anche per gli ambulanti dei piccoli mercati settimanali sarà sospeso per tutto l’anno.
“Sulla Tari – ha proseguito Simona Neri – siamo riusciti a compiere uno sforzo maggiore e abbiamo scelto di assumere come priorità assoluta dell’amministrazione il sostegno al nostro tessuto economico e sociale duramente provato da questi mesi di emergenza sanitaria che, inevitabilmente, si è trasformata in emergenza economica. A differenza di altri comuni il nostro si può permettere di adottare queste misure grazie all’oculatezza gestionale della nostra ragioneria e grazie alle risorse economiche nazionali e regionali che abbiamo incassato a seguito della fusione. Se è vero che quando abbiamo immaginato la fusione dei Comuni non potevamo prevedere che dopo 2 anni ci sarebbe stata un’emergenza di queste proporzioni – ha concluso il sindaco -, è altrettanto vero affermare che quando piccole realtà come la nostra hanno la possibilità di avere accesso ad importanti risorse finanziarie sarebbe sbagliato non cogliere tale opportunità. Noi lo abbiamo fatto ed oggi queste disponibilità servono a dare un po’ di ossigeno alle nostre famiglie ed alle attività economiche, magari, in qualche caso, facendo quella differenza che permetterà a qualcuna di esse di sopravvivere alla crisi”.

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