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Serristori. La sindaca Mugnai e l’assessore Cellai scrivono alle associazioni di volontariato

La sindaca di Figline e Incisa Valdarno Giulia Mugnai e l’assessore alle politiche sociali Simone Cellai hanno scritto una lettera alle associazioni di volontariato del territorio, che operano nel settore sociosanitario territoriale, per chiedere loro un incontro. Obiettivo: fare il punto sulla situazione dell’ospedale figlinese e concordare la prossima azione comune da portare avanti in sua difesa.
E’ stato proposto un faccia a faccia per il prossimo 13 luglio e l’invito è arrivato all Avis Figline e Incisa Valdarno, all’Avo, al Calcit Valdarno Fiorentino, al Comitato Salvare il Serristori, alla Croce Azzurra, alla Croce Rossa Incisa, alla Fratres e alla Misericordia Figline. Si chiede di “rinnovare la collaborazione e l’unione di intenti ritrovata in sede di manifestazione e per concordare il prossimo passo da compiere insieme, per sollecitare la Ausl non solo nell’assunzione delle proprie responsabilità ma anche nel fornirci certezze sulla ripartenza dei servizi nel nostro presidio sanitario”.
“Come abbiamo già avuto modo di dirci e di chiedere pubblicamente – proseguono sindaca e assessore – è indispensabile una presa di posizione netta e serrata, per il bene della nostra comunità e per la tutela del diritto alla salute di tutti i cittadini di Figline e Incisa e dell’intera vallata, che hanno partecipato numerosi alla manifestazione del 26 giugno: quella partecipazione, infatti, è stata un segnale importante di presenza, interesse e sostegno alla causa, che non ci lascia indifferenti ma, anzi, ci conferma ancora una volta quanto sia urgente avere risposte dall’Azienda sanitaria. Ad oggi, l’unica ‘scadenza” fornitaci dall’Asl è quella del 20 luglio, annunciata come data di ripartenza h24 del Pronto soccorso. Nell’annuncio – diffuso a mezzo stampa – è stata dichiarata la volontà di assegnare ad un Dirigente di Struttura organizzativa semplice la responsabilità del servizio e del relativo personale ad hoc, da assegnare appositamente al Pronto soccorso”.
“Concorderete, certamente, nell’affermare che la riapertura del Pronto soccorso, da sola, non può essere sufficiente per consentire all’Ospedale Serristori di tornare ad essere un valido presidio di prossimità per i nostri concittadini – conclude la lettera -, ai quali garantire cure e assistenza adeguati. Perché ciò sia possibile, è necessario invece puntare sull’implementazione di personale medico, infermieristico e sociosanitario, in tutti i reparti, dotarsi di professionisti h24 e investire, oltre che nelle risorse umane, anche nella messa in sicurezza e nella riqualificazione degli spazi in cui garantire questi servizi. Un investimento in termini di risorse economiche che, oltretutto, riteniamo doveroso, dal momento che su scala nazionale ed europea si parla di miliardi di euro da destinare al settore sanitario, inclusi quei piccoli presidi come il nostro che hanno svolto una funzione fondamentale di supporto durante l’emergenza sanitaria. Per noi quell’incontro sarà un’occasione per metterci in ascolto della società civile e per accogliere le istanze dei cittadini”.

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