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Sarà girato anche a San Giovanni un film sulla storia di una prigioniera di Auschwitz. Coinvolta l’associazione “Pertini”

Sarà girato, in alcune parti, anche a San Giovanni Valdarno il film “La bambina che non sapeva odiare”, tratto dalla storia vera di Lidia Maksymowicz, oggi signora ottantenne che vive a Cracovia, in Polonia, ma che nel 1943 ad Auschwitz, quando aveva solo 3 anni, fu prigioniera nel campo di Auschwitz, dove il dottor Mengele, meglio conosciuto come “l’angelo della morte” effettuava i suoi folli esperimenti sui bambini ebrei. La madre, costretta a partecipare ad una marcia della morte, promise e giurò alla bambina che un giorno sarebbe tornata a prenderla.
Lo ha annunciato l’associazione “Sandro Pertini” di San Giovanni.
“La collaborazione – ha detto il presidente Francesco Carbini – è stata resa possibile dai contatti che ho mantenuto con il regista Giambattista Assanti, che si è mostrato disponibile e ha confermato che la nostra associazione sarà presente alla presentazione ufficiale al Senato della Repubblica a Gennaio 2021, che vedrà la partecipazione straordinaria di Liliana Segre”. Il film, presentato in questi giorni, vedrà tra gli interpreti principali Eleonora Giorgi, Stefania Rocca, Massimo Dapporto, Daniela Fazzolari e Silvestro Gennaro.
Il progetto è dell’Associazione La Memoria Viva, ed è nato da una intervista realizzata a Cracovia un anno fa con la Maksymowicz, che sopravvisse a quell’orrore e, come tutti i prigionieri di Auschwitz, fu liberata nel gennaio del 1945 dai soldati sovietici e data in adozione ad una famiglia polacca, dove visse la sua gioventù immaginando che la madre fosse scomparsa nella marcia della morte. Ma un giorno, nel 1962, qualcuno bussò alla sua porta…

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