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Raccolte quasi 1000 firme da “Per la Valdambra” contro la localizzazione di un nuovo impianto di trattamento liquami a Levanella

L’associazione “Per la Valdambra”, insieme al WWF Arezzo, a “Sprondoro” e “I’ Bercio”, manifesta ufficialmente il disappunto per la prevista localizzazione di un nuovo impianto di trattamento di liquami e fanghi a Montevarchi in località Levanella, precisamente al bivio fra la strada SR69 e strada di Caposelvi.
“Secondo il proponente il nuovo impianto risponderebbe ad una esigenza emergenziale del territorio nella gestione dei fanghi e degli spurghi in generale, ma ci sembra più convincente la motivazione di introdurre un impianto specializzato nel business del mercato dei rifiuti liquidi e dei fanghi di spurgo.” – tuona l’associazione nel comunicato – “Non è stata presa in considerazione una diversa localizzazione dell’impianto più consona rispetto agli impatti che comunque l’attività produrrà sia sulle componenti ambientali, sia sulla vivibilità della zona in termini di disagi e decoro oltre che di rischi per la salute; la zona interessata è l’unica area ex-agricola rimasta libera a Montevarchi, oltre che un polo in alcune ore del giorno molto trafficato, che ha già dovuto subire la presenza anche di un impianto a biomasse a poche centinaia di metri di distanza e di un centro di stoccaggio e cernita di rifiuti differenziati.”
L’associazione chiede al Comune di Montevarchi di “pronunciarsi formalmente e far pervenire alla Regione la propria voce di dissenso, evitando così anche di far consumare tempo e risorse alla ricerca di una autorizzazione che la comunità locale non accetta”. In appena 20 giorni sono state raccolte 938 firme a sostegno del documento, di cui 639 di cittadini residenti in comune di Montevarchi, 167 di residenti del comune di Bucine e 132 di altri comuni.

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