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Macchinario della Menarini. Silvia Chiassai risponde in consiglio comunale all’interrogazione di Camiciottoli

Nel corso dell’ultimo consiglio comunale il sindaco di Montevarchi Silvia Chiassai Martini ha risposto ad un’interrogazione che era stata presentata dal consigliere di Avanti Montevarchi Fabio Camiciottoli in merito al macchinario della Menarini e alle incongruenze registrate nei test sui tamponi. Il rappresentante della minoranza aveva chiesto, tra le altre cose, perchè prima di acquistare lo strumento non sia stata condivisa la scelta con la Asl; chi sia il soggetto o i soggetti che l’hanno supportata nella scelta dell’acquisto di questo macchinario; se prima dell’acquisto abbia effettuato, anche nei confronti dei futuri utilizzatori, tutte le verifiche necessarie; che garanzie scritte al momento dell’acquisto abbia preteso dal fornitore.
La Chiassai ha precisato che la scelta di comprare l’apparecchio sanitario è stata sempre e totalmente condivisa con l’azienda sanitaria. “La nostra proposta – ha detto – è stata presa in carico dagli esperti della Asl, in particolare dal referente del laboratorio di Arezzo, che ha valutato lo strumento rilasciando una formale autorizzazione a procedere, da parte del Comune, all’acquisto. Acquisto che è stato effettuato dopo autorizzazione scritta rilasciata dall’azienda sanitaria”. Il sindaco ha poi precisato che le donazioni, dal 17 marzo al 26 maggio 2020 sono state 229, per un importo complessivo di € 70.990,1, di cui 16.500 sono stati impegnati, in accordo con i promotori della raccolta – Curva Sud Montevarchi – e in collaborazione con l’Aquila Calcio, l’associazione Memoria Rossoblù e l’Avis cittadina, per l’acquisto di un macchinario della Menarini, per 1.800 reagenti e per 700 mascherine donate all’ospedale di Santa Maria alla Gruccia tramite le farmacie comunali.
“Ho risposto a tutti i rilievi mossi nell’interrogazione per garantire soprattutto la massima trasparenza nei confronti della cittadinanza – ha concluso Silvia Chiassai Martini -. Francamente non si comprende il tono sprezzante e il mancato rispetto di alcuni consiglieri comunali per la comunità montevarchina, impegnata in una raccolta fondi spontanea rivolta alle necessità della sanità territoriale e in un momento di forte emergenza”. Riguardo infine al possibile utilizzo dei fondi raccolti dal comune per altri presidi ospedalieri fuori dal Valdarno, come ipotizzato da Avanti Montevarchi, il sindaco ha smentito categoricamente. “Nell’ultimo ordine effettuato – ha detto – è stato richiesto un macchinario per il comune di Montevarchi e un macchinario per un’altra zona della provincia, il cui acquisto sarebbe completamente a carico dei sindaci referenti di quell’area”.

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