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Nonostante l’emergenza Covid oltre 1.200 donazioni all’Avis Montevarchi nei primi sei mesi del 2020

Nonostante l’emergenza Covid, nei mesi di marzo, aprile e maggio il numero delle donazioni di sangue a Montevarchi è stato pari a 524 unità. E a giugno si registra un aumento. Numeri importanti, salutati con soddisfazione dall’Avis cittadina, che ha voluto ringraziare i donatori che, pur in presenza di una pandemia in atto, hanno pensato bene di compiere il loro atto di generosità. “I primi sei mesi dell’anno – ha detto il presidente Raffaele Calafiore – caratterizzato dal flagello del Coronavirus, ci ha visto impegnati nella chiamata dei donatori affinché si recassero al Centro Trasfusionale per effettuare la loro donazione, perché Covid o non Covid, vi è sempre necessità di sangue.
E’ stata una ricerca impegnativa, sia perché alcuni donatori non potevano donare perché erano entrati in contatto con positivi, sia perché, per lavoro, si erano recati nelle così dette zone “rosse”e vuoi anche per il timore, legittimo, di recarsi in ospedale”. Nel mese di giugno le donazioni sono aumentate di 26 unità rispetto allo scorso anno e questo rappresenta un segnale molto importante. Calafiore ha quindi voluto ringraziare anche gli operatori del Centro Trasfusionale di Montevarchi, medici ed infermieri e personale addetto alla sanificazione degli ambienti.
“Tutti insieme hanno permesso che la donazione di sangue avvenisse sempre con standard di sicurezza elevati, un grazie anche ai nostri volontari che con il loro certosino lavoro hanno permesso alla nostra sezione di Montevarchi ad essere attiva e presente anche in piena emergenza Covid – ha aggiunto -.
Per i nostri donatori, restando sempre in tema di sicurezza, al Centro Trasfusionale, al momento della donazione è previsto anche il test sierologico ovviamente su base volontaria”. Al 30 giugno il numero delle donazioni effettuate dalla sezione comunale di dell’Avis Montevarchi è pari a 1209. “Purtroppo quest’anno è saltata la Festa del Donatore programmata per il 26 Aprile, così come la consegna delle Benemerenze ai Donatori – ha concluso Calafiore – : Per le festività del Perdono non organizzeremo la tradizionale tombola anche perché saremmo stati chiamati ad assumerci l’obbligo della sicurezza e del controllo del distanziamento sociale e francamente per noi sarebbe stato molto impegnativo”.

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