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Chiude la medicina A del Serristori. Forza Italia alla Asl: “basta a improvvisazioni e pressapochismo”

La chiusura del reparto di Medicina A dell’ospedale Serristori di Figline ha provocato la reazione di Forza Italia, in particolare dell’On. Erica Mazzetti, di Jacopo Cellai, capogruppo a Firenze, del vicecoordinatore Giampaolo Giannelli e di Andrea Migliorini, responsabile provinciale sanità
“La decisione – hanno detto – è da ricondurre alla volontà di garantire maggiore sicurezza nei percorsi Covid dal momento che, come stabilito da un’Ordinanza regionale, tutti i pazienti in attesa di ricovero devono essere sottoposti a tampone. Sarà proprio il reparto di Medicina A ad essere sacrificato e riconvertito in area di attesa e sorveglianza dei pazienti sottoposti a tampone, provocando quindi un impatto profondamente negativo sulla funzionalità del presidio figlinese”.
Secondo gli azzurri, dopo aver già sofferto di un taglio di servizi sanitari, dovuto all’emergenza in corso, è assurdo ritrovarci di nuovo di fronte ad una scelta definita incomprensibile della Asl, che adesso decide di eliminare oltre 20 posti di un reparto fondamentale senza fornire motivazioni o argomentazioni in merito.
“Si tratta quindi – hanno aggiunto – dell’ennesima decisione, assolutamente non condivisibile, di cui non si comprende l’obiettivo e che, certamente, cozza con la volontà di riaprire il pronto soccorso, perché non assicura il percorso completo di cura del paziente, oltre a non trovare collocazione nel più ampio quadro complessivo di potenziamento del Serristori. Diciamo all’azienda sanitaria basta alle improvvisazioni e al pressapochismo, occorre un piano strategico complessivo per la salvaguardia della struttura ospedaliera”.
Secondo Forza Italia la sanità toscana sta facendo acqua da tutte le parti e questa ne è l’ulteriore riprova.

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