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Stamani confronto tra la Fimer e i sindacati. Il gruppo lombardo: “piano industriale condiviso”

Questa mattina si è tenuto un confronto tra la Fimer, il gruppo lombardo che ha acquistato l’attività degli inverter solari di Abb e le organizzazioni sindacali. Si è parlato principalmente del piano industriale e l’azienda che ha sede a Vimercate ha voluto fare alcune precisazioni. ” Il piano – ha spiegato – è stato presentato e condiviso con le Rsu locali, ancor prima che agli investitori istituzionali, per poi essere successivamente illustrato in ancora più dettagli alle organizzazioni sindacali del territorio e infine nuovamente alle rappresentanze dei sindacati presenti agli incontri con le istituzioni cittadine e regionali”.
“L’integrazione di Power-One all’interno del gruppo Fimer – ha aggiunto l’azienda – permetterà notevoli sinergie di tipo industriale in grado di rilanciare il gruppo nel suo complesso e, in particolare, il sito di Terranuova Bracciolini. Ribadiamo l’impegno a mantenere l’assetto occupazionale e, nonostante la situazione strutturale e quella contingente, prevediamo anzi di aumentare l’occupazione proprio sullo stabilimento terranuovese. Ciò nonostante la crisi imposta dall’emergenza Covid”.
La Fimer ha poi ricordato che il cospicuo piano di investimenti in ricerca e sviluppo annunciato da Abb nell’ultimo triennio è stato integralmente confermato, a riprova dell’intenzione dell’azienda di continuare ad essere un attore innovativo e d’avanguardia sul mercato. “Il ripensamento dell’intera industrializzazione del prodotto ed una nuova organizzazione del lavoro – ha proseguito il gruppo lombardo – è una priorità aziendale a tal punto che è stata creata una funzione apposita (Process Engineering) con la nuova organizzazione annunciata a maggio e che sta già ottenendo risultati in termini di recupero di efficienza. Il recupero dei volumi – per un prodotto tecnologicamente avanzato come gli inverter solari e per un’azienda che detiene una quota minoritaria del mercato internazionale – avviene tramite il recupero di competitività, la qualità del prodotto e l’innovazione: tutte aree su cui l’azienda sta fortemente investendo”.
E’ stato infine ricordato che gli effetti del lockdown, in Italia oramai alle spalle, ma in altri mercati solo agli inizi e le incertezze sulle misure governative hanno fatto crollare il mercato domestico (globalmente) del 50%.

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