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A settembre incontro tra i sindaci del Valdarno Fiorentino, la Regione e la Asl sul Serristori

Il prossimo mese di settembre si terrà un incontro molto importante tra i tre sindaci del Valdarno Fiorentino, i vertici della Regione Toscana e della Asl Toscana Centro per parlare delle prospettive dell’ospedale Serristori. Ad annunciarlo Giulia Mugnai, Daniele Lorenzini e Cristiano Benucci, che si sono mossi anche a seguito delle sollecitazioni delle varie associazioni del territorio. “Sarà un’ulteriore occasione per ribadire le necessità e le urgenze emerse da un confronto con quelle stesse associazioni, che da anni gravitano intorno al presidio di Figline – hanno detto i sindaci – e che svolgono attività nel settore sociosanitario territoriale”.
Nei giorni scorsi, sia i primi cittadini che le realtà associative avevano infatti sottoscritto (e inviato a Regione e Ausl) un documento molto dettagliato, che fotografa la situazione attuale del Serristori e, in particolare, elenca i servizi e i reparti attualmente depotenziati o dismessi, sottolineando la necessità e l’urgenza di investire sul personale e sulla struttura per garantire la presenza, sul territorio, di un presidio idoneo a rispondere ai bisogni socioassistenziali dei cittadini.
In quella stessa occasione, inoltre, i tre Sindaci del Valdarno fiorentino avevano ribadito la necessità di un cambio di passo, nell’ottica di ottenere più garanzie e maggiori tutele nei confronti di un presidio di prossimità che, controtendenza rispetto a quanto sta avvenendo a livello nazionale ed europeo, rischia il declassamento.
“Le continue sollecitazioni hanno reso evidente che le richieste sul Serristori arrivano dalla comunità dell’intera vallata – ha aggiunto la Sindaca di Figline e Incisa Valdarno, Giulia Mugnai -. È importante, quindi, che la Regione Toscana e in particolare la Presidenza si facciano carico, in maniera diretta, di un questione così urgente per il nostro territorio, perché è doveroso garantire ai nostri cittadini percorsi di cura e di assistenza all’altezza dei loro bisogni. In sede di incontro, quindi, chiederemo chiarimenti su tutele e tempistiche in cui ciò avverrà. Non c’è più tempo da perdere”.

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