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Rsa Fabbri Bicoli di Bucine: il sindaco Benini smentisce di essere indagato e respinge le accuse della minoranza

E’ arrivata a stretto giro di posta la smentita del sindaco di Bucine Nicola Benini alle accuse mosse dalla lista di opposizione Alleanza per Bucine che ieri aveva diffuso una nota sulle ultime vicende della Rsa Fabbri Bicoli sostenendo che il primo cittadino era indagato e la struttura non a norma.
Ecco il testo integrale della replica dell’amministratore del capoluogo valdambrino che sta anche valutando se tutelarsi in sede giudiziaria nei confronti della minoranza.
“Viste le notizie diffuse a mezzo stampa dalla lista “Alleanza per Bucine” – scrive – smentisco di essere indagato in relazione all’indagine aperta dalla Procura di Arezzo a seguito dell’esposto presentato da alcuni familiari degli ospiti della Rsa di Bucine.
La struttura, come tutte le altre, annualmente è sottoposta al controllo di una commissione Usl ed è regolarmente autorizzata allo svolgimento delle attività. Nell’ultimo mese, finita l’emergenza Covid-19, abbiamo potuto effettuare le manutenzioni necessarie a spogliatoi ed impianto antincendio, impossibili da eseguire nei 4 mesi precedenti.
Il Consiglio comunale, il comitato dei parenti e gli operatori sono stati periodicamente informati sull’evolversi della situazione e sarà mia cura continuare a tenerli aggiornati.
Questa Amministrazione ha compiuto ogni sforzo possibile per garantire la massima assistenza e la massima sicurezza sia agli ospiti che agli operatori della Rsa, evitando una sospensione del servizio che sarebbe stata dannosissima in termini sanitari, sociali e occupazionali.
Mi riservo di valutare se ci sono gli estremi per una querela. Non è la prima volta che Alleanza per Bucine utilizza le vicende della Rsa per propri scopi politici creando allarmismi fra familiari ed operatori che oramai da più di quattro mesi sono sottoposti a uno stress eccezionale a causa dell’emergenza covid-19″.

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