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Trasporto pubblico per gli studenti. Provincia: “Al momento impossibile garantirlo”

Trasporto pubblico per gli studenti: “Ad oggi non abbiamo gli strumenti per poter garantire agli studenti il servizio di trasporto pubblico da e verso le scuole”. A dirlo il Presidente e il vicepresidente della Provincia di Arezzo con delega ai trasporti che spiegano come le normative, emanate con il DPCM del 7 agosto, prevedono una capienza massima sui mezzi pari al 60% di quella ordinaria.
“Il 13 agosto – proseguono Chiassai Martini e Scapecchi – l’attuale gestore del servizio ci ha comunicato che per soddisfare la domanda storica servirebbe un sostanziale raddoppio dei mezzi nelle ore di punta e che, anche avendo a disposizione le risorse economiche necessarie, non è tecnicamente realizzabile. Preso atto di ciò, abbiamo ritenuto opportuno informare i dirigenti scolastici, i sindaci, il Provveditore agli studi e il Prefetto”.
E continuano: “Non mettiamo in discussione le decisioni del comitato tecnico scientifico e i protocolli sanitari, ma pare evidente che il Governo al momento non sia stato in grado di trovare una soluzione al trasporto degli studenti: per mesi si è data importanza soltanto al distanziamento degli studenti in aula, ancora senza certezza che i banchi e gli spazi siano garantiti, sottovalutando il problema del tragitto casa-scuola e viceversa. La Provincia di Arezzo ha risposto a tutte le esigenze degli Istituti superiori mettendo a disposizione nuovi spazi, ma ora non ha i mezzi e le competenze per ampliare la flotta del trasporto pubblico”.
Presidente e vicepresidente della Provincia ricordano che la competenza è della Regione Toscana, “che pur non essendo responsabile delle decisioni nazionali ha il dovere di rappresentare il problema al loro governo e al loro Ministro dei Trasporti e pretendere una soluzione, logistica ed economica, per scongiurare il ritorno all’attualità della didattica a distanza o un congestionamento delle nostre strade a causa della necessità di fare ricorso a mezzi privati. Invece per il momento prendiamo atto di una nota dell’assessore Ceccarelli dove, sostanzialmente, chiede alle scuole di organizzarsi diversamente, di pensare ad andare a scuole in bicicletta e “spera” che le condizioni nel frattempo possano mutare”.
“Gli aretini e i toscani non hanno bisogno di un assessore ai trasporti che speri, ma di un assessore ai trasporti che faccia. In questi giorni – concludono – sono apparsi i manifesti elettorali di Ceccarelli con lo slogan “dal dire al fare”: sarebbe proprio il momento di mettere in atto questi buoni propositi”.

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