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Laterina Pergine: un Bailey in attesa del Ponte Catolfi. Botta e risposta tra l’ex consigliere Ghinazzi e il vicesindao Sordini

Botta e risposta tra l’ex consigliere di opposizione Ilaria Ghinazzi e il vicesindaco del Comune di Laterina Pergine Valdarno Andrea Sordini sul ponte Catolfi. Ghinazzi in un post sui social aveva criticato gli amministratori per aver scartato la soluzione di allestire un ponte provvisorio in ferro per non creare disagi alla popolazione e alle attività economiche di diversi paesi durante la realizzazione del nuovo attraversamento sull’Arno. “Sarebbe stata una soluzione semplicissima – aveva sottolineato – dal momento che c’erano e ci sono le risorse economiche”.
Sordini ricorda che l’ipotesi di installare una struttura leggera tipo militare “Bailey”, per non interrompere mai il traffico veicolare tra Laterina e Ponticino, da smontare con il taglio del nastro, fu vagliata e accantonata: “Ci confrontammo con i nostri uffici, con quelli della Regione, che per intero aveva finanziato il nuovo ponte, e soprattutto con quelli del Genio Civile; ne venne fuori una prospettiva poco consolante – continua – ovvero il ponte sarebbe stato a tutti gli effetti un’opera pubblica sottoposta all’iter e agli adempimenti del caso, ovvero indagini, affidamento incarichi, progettazione, Genio Civile, gare di appalto, con tempi di realizzazione piuttosto incerti. Oltre a questo andava considerata la realizzazione delle opere di fondazione su pali, la deviazione dei due tronconi stradali con creazione di terrapieni visto che il nuovo franco di piena obbliga a un innalzamento dell’impalcato del ponte. Quindi un’opera complessa e costosa che probabilmente sarebbe stata iniziata quando il nuovo Ponte Catolfi sarebbe stato già collaudato, tenuto conto del fatto che per quest’ultimo era già stata individuata la ditta affidataria e i lavori erano praticamente al via”.
Venne accantonata anche l’idea di creare un guado, proposta durante un incontro al Genio Civile alla presenza del sindaco, degli assessori e dei capigruppo delle opposizioni, per i troppi “fattori ostativi”.
“Il ponte sta subendo ritardi, è evidente, ma ha tutte le garanzie del Codice degli Appalti a cui tale opera è sottoposta – conclude Sordini – ed esiste un Responsabile Unico del Procedimento che garantisce e vigila affinchè tutto si svolga nel rispetto delle leggi e dei contratti stipulati”.

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