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Ponte Catolfi: costi, tempi, viabilità alternativa. Intervento del gruppo consiliare Futuro Comune

Ponte Catolfi, costi, tempi e viabilità alternativa al centro della riflessione del gruppo consiliare Futuro Comune che dopo aver preso atto delle risposte tecniche arrivate dall’amministrazione comunale nei giorni scorsi rilancia degli interrogativi sul progetto. A partire dal costo della struttura: “Inizialmente il totale dei lavori doveva aggirarsi intorno a 1,2 milioni di euro, ad oggi, a causa di due varianti già approvate dalla maggioranza si parla di circa 1,7 milioni, 500.000 euro in più ( 40% in più circa ) che, in parte cadranno direttamente sulle spalle dei nostri concittadine e in parte sulla Regione Toscana e quindi sempre su di noi”.
E poi i tempi di realizzazione: “Sono notevolmente slittati, si parlava di fine lavori per il 30 luglio scorso, poi slittato al 31/10/2020 ed ora al 31/12/2020 e si badi bene, di fine lavori, se tutto va bene, e non di riapertura al traffico del ponte che richiuderà altri mesi per i dovuti collaudi”.
“Abbiamo sempre sostenuto anche in campagna elettorale che uno dei punti più importanti per la nuova amministrazione sarebbe stata la realizzazione del nuovo ponte. Per questo, forse, si poteva pensare, in fase di pianificazione del progetto, a un ponte in acciaio provvisorio che avrebbe permesso il libero passaggio da un paese all’altro è concesso ai nostri concittadini di non cambiare le loro abitudini e di raggiungere il luogo di lavoro nei tempi previsti; visto che la realizzazione di un nuovo ponte accanto al vecchio, come avevamo chiesto in passato come opposizione (della quale faceva parte l’attuale vice sindaco), e che non avrebbe comportato tutti questi disagi, era stato scartato dalle precedenti amministrazioni, perchè a loro detta ritenuto troppo costoso dalla Regione Toscana che finanziava l’opera. Ma visto il costo a cui è arrivato il ponte sarebbe stato sicuramente più economico e più semplice da realizzare”.
“Sappiamo comunque anche noi che la costruzione di un ponte in acciaio provvisorio avrebbe comportato dei costi aggiuntivi – proseguono gli esponenti di minoranza – e riteniamo che il compito degli amministratori sia quello di non sprecare inutilmente i soldi pubblici. Ma quando si amministra si deve sempre tener presente anche la ricaduta che le nostre decisioni comportano sui cittadini. Crediamo che nessuno abbia quantificato il danno economico che i singoli cittadini, le attività commerciali e le aziende hanno subito e subiranno con la chiusura del ponte per oltre un anno. Questo danno andrebbe sempre quantificato e messo nella bilancia dei costi. Pertanto noi siamo sempre convinti che la realizzazione di un ponte militare, anche se costoso, avrebbe avuto un costo sempre inferiore a quello subito dai cittadini del nostro comune. Difronte alla mancata pianificazione di un’opera parallela al ponte, il Comune avrebbe potuto anche prevedere la realizzazione di sevizi aggiuntivi di primaria importanza nelle frazioni più danneggiate (esempio: anagrafe ecc)”.

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