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I Cobas sul Serristori. “Chiediamo atti concreti”

“Chiediamo di sottoscrivere formalmente e immediatamente un atto vincolante che certifichi l’uscita dalla precarizzazione del presidio ospedaliero e ne sancisca la definitiva stabilità funzionale”. Questo quanto chiedono i Cobas della Asl Toscana Centro sull’ospedale Serristori, alla luce dell’incontro istituzionale che si è tenuto tra Regione Toscana, Azienda USL Toscana Centro e, in rappresentanza della popolazione del Valdarno fiorentino, i 3 Sindaci dei Comuni di Figline- Incisa, Reggello, Rignano sull’Arno. “Come Cobas lamentiamo il fatto che l’incontro non ha prodotto alcun documento vincolante tra le parti ma solo dei comunicati – hanno spiegato i sindacati – : uno redatto dall’Azienda nella figura del contestato manager Dr Morello e l’altro da parte dei sindaci di Figline Incisa, Reggello e Rignano sull’Arno con il quale spiegano lo svolgimento del confronto sull’ospedale Serristori avutosi presso la Presidenza della Regione Toscana e i risultati al momento ottenuti.
Entrambi le parti sottolineano che non sia in corso “…alcuna operazione di declassamento…” e che il Serristori rimarrebbe in futuro ospedale di primo livello per il territorio di riferimento”. I Cobas hanno poi accolto positivamente la notizia di un imminente impegno per il rafforzamento del Pronto Soccorso H24 con proprio personale medico e infermieristico assegnato e la futura presentazione entro fine anno di un progetto esecutivo inerente la ricollocazione del PS, la sua messa in sicurezza e riqualificazione, l’acquisizione dei necessari requisiti organizzativi – che ad oggi mancano. “Siamo profondamente contrariati dal fatto che non sia stata nominata la sub intensiva, che nei precedenti progetti, già presentati sul PS, era stata allocata nell’area dell’emergenza urgenza con 4 p.l. dedicati ad osservazione breve intensiva e per la quale chiediamo un ulteriore sforzo da parte dei sindaci e Regione Toscana a ricomprenderla nella mission ospedaliera e nel progetto definitivo che sarà presentato entro fine anno 2020 con inizio lavori per il 2021 – hanno aggiunto i rappresentanti sindacali -. In merito all’area della medicina apprezziamo l’impegno a ripristinare i posti letto soppressi che ricordiamo essere stati prima dell’attuale organizzazione 38 posti letto, così pure la piena funzionalità del reparto della Week Surgery con la riattivazione a pieno regime delle sale operatorie e dei servizi di supporti di diagnostica analitica strumentale (radiologia-laboratorio analisi. Ci sorprende, che in questo periodo pandemico, entrambi le parti non abbiano approfittato per qualificare e rafforzare l’ospedale Serristori come ospedale No Covid a supporto di tutta la rete ospedaliera aziendale e per garantire lo smaltimento delle liste di attesa sia di tipo chirurgico, Day Service medico che di specialistica ambulatoriale”.
I Cobas hanno poi apprezzato il fatto che i sindaci abbiano ricordato che, a fianco dei servizi ospedalieri devono essere risolte le criticità presenti nei servizi territoriali, ma è stato chiesto di superare la genericità delle dichiarazioni, circostanziando punto per punto gli interventi, le risorse economiche e umane. I sindacati chiedono infine una data certa nel quale il tavolo istituzionale si concluda e ratifichi un documento formale nel quale siano circostanziate le risorse economiche, la presentazione del progetto con il conseguente cronoprogramma, stabilendo la chiusura dell’eterna cantierizzazione del presidio, le date e modalità del ripristino delle normali condizioni operative dei reparti, il reintegro reparto per reparto del personale medico, infermieristico, tecnico e socio sanitario mancanti.

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