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Rientro a scuola: l’augurio del nuovo Provveditore agli Studi di Arezzo

Domani tornerà a suonare la campanella nelle scuole di ogni ordine e grado dopo lunghi e difficili mesi di assenza scanditi dalla paura di una pandemia che ha paralizzato il mondo.
Non sarà un evento da poco, anzi, questo periodo sarà ricordato, di certo, nei libri di storia e segnerà un’epoca, come del resto è accaduto anche nel passato. Torneranno dunque a pulsare, tra timori, insicurezze,carenze di docenti, problemi e difficoltà, quelle aule rimaste vuote per troppo tempo, eppure da sempre luogo fondamentale per la crescita e la formazione delle giovani generazioni.

La scuola riapre domani, lunedì 14 settembre, in quasi tutti gli istituti della Provincia di Arezzo, soltanto in alcune zone dell’aretino (tra cui Corezzo, Corsalone, Chiusi della Verna, Chitignano, Rassina e Talla) l’apertura è stata posticipata. Nelle scuole valdarnesi il personale ha lavorato assiduamente per accogliere in sicurezza, secondo i termini previsti, alunni, studenti, docenti e personale Ata. Qui tutte le scuole, di ogni ordine e grado, riapriranno regolarmente nonostante nuove regole ferree anti-Covid, cui dovranno sottostare tutti, e i ritardi registrati nelle assegnazioni di numerosi docenti-supplenti.

E, proprio oggi, giorno della vigilia, è giunto puntale l’intervento del nuovo Provveditore agli Studi di Arezzo, Francesca Romana Ciangola insediatasi lo scorso 2 agosto nella sede aretina. Da amministrativa al Comune di Roma la dirigente ha preso il posto di Roberto Curtolo e ha voluto salutare con una lettera – pubblicata nel sito dell’Ufficio Scolastico Provinciale ed indirizzata ai bambini, ai ragazzi, ai genitori, ai dirigenti e al personale scolastico e amministrativo tutto – l’avvio del nuovo anno.
La vogliamo riproporre per inaugurare insieme, con le parole della più alta carica locale, la ripresa delle attività:

“L’alba di questo anno scolastico atteso e complicato è arrivata; finalmente, dopo mesi di notizie contrastanti, timori, ansie, numeri e speculazioni su spazi e rotelle, banchi e centimetri, possiamo iniziare.

E’ stata dura, davvero difficile, per noi che lavoriamo nelle scuole, ognuno per il suo ambito; dal collaboratore al dirigente scolastico, dal personale docente a quello amministrativo, affrontare nuove e sconosciute incombenze, lavorare senza sosta per l’obiettivo comune che finalmente abbiamo raggiunto, è degno di profonda ammirazione. Per questo desidero, prima di ogni cosa, ringraziare dal più profondo del cuore chi lavora nella scuola e per la scuola, per aver raggiunto questo risultato.

Ma questo è il vostro giorno ragazzi, e per voi i ringraziamenti e gli auguri sono doppi.

Non ve ne siete accorti, ma quando all’improvviso vi siete ritrovati chiusi in casa davanti a un computer, a guardarvi non più negli occhi ma tramite lo schermo di un tablet, ad adattarvi ad una situazione estranea al mondo, continuando a studiare con modalità nuove che nessuno conosceva, tantomeno voi, senza il conforto di una chiacchiera al parco o una partita di pallone, voi avete rappresentato lo Stato nel senso più alto, avete costruito una nuova comunità, avete consentito ad una generazione di non perdersi nell’emergenza.

Quell’ammirevole coraggio, quell’incredibile spirito di adattamento, vi prego, non perdetelo adesso; portatevelo dentro agli zaini l’entusiasmo, mantenete le distanze, sì, ma dietro alle mascherine guardatevi negli occhi, scambiatevi calore e aiuto.

Ricordate che nessun virus può spegnere la vostra emozione per il primo giorno di scuola, nessuna emergenza dovrà mai rovinarvi gli anni più belli, le amicizie, i semi dello spirito di solidarietà e comunità che vi porterete dietro per la vita.

E, soprattutto, neanche una pandemia dovrà mai spegnere il vostro bisogno di conoscenza; tra percorsi e orari alterni, tra le faticose nuove regole che sarete costretti ad osservare, mantenete l’impegno per il conoscere e il sapere, perché quello che imparate oggi costruisce gli adulti liberi di domani.

Abbiate pazienza per tutte queste regole nuove, comprendete i vostri docenti e il personale scolastico se a volte vi sembreranno più rigidi del solito, anzi aiutateli se potete, perché stanno facendo moltissimo per voi, per noi genitori, per lo Stato.

A noi genitori, auguro pazienza, fiducia, collaborazione; sarà complicato, ma è compito nostro infondere serenità ai nostri ragazzi e collaborare con le istituzioni scolastiche, perché abbiamo un obiettivo comune: gestire e concludere un anno scolastico nella massima serenità possibile.

Vi ringrazio tutti, uno ad uno, e vi auguro il migliore anno scolastico possibile”.

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