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Sanità e sostenibilità. I temi su cui punta Simone Tartaro

Il candidato in consiglio regionale Simone Tartaro, a pochi giorni dal voto, ha sottolineato che sono due le priorità che saranno alla base del suo impegno nel prossimo consiglio regionale se sarà eletto.
“Da una parte – ha detto – la necessità di assicurare al Valdarno quella che considero ‘una sanità di primo livello’. Nel periodo in cui ho fatto parte del consiglio regionale, anche grazie a chi mi ha preceduto, siamo riusciti a portare a casa la qualifica di primo livello per l’ospedale del Valdarno, un obiettivo impensabile fino a poco tempo fa. Ora è però necessario continuare ad impegnarsi e gettare i presupposti perché questa struttura possa marciare di pari passo con l’ospedale di Arezzo e in rete con gli altri ospedali, a cominciare dall’ospedale Serristori di Figline. Servono infatti obiettivi chiari della politica regionale con investimenti continuativi, una direzione stabile, strumentazioni, professionalità e dotazioni di organico adeguate destinate all’ospedale del Valdarno”.
C’è poi il tema della sanità territoriale, che per Tartaro deve trovare nuove risorse per le strutture di cure intermedie, sempre più necessarie e garantire la propria funzionalità ripensando ed ampliando le cure domiciliari, anche per alleggerire il ruolo degli ospedali. “Infine – ha aggiunto – il delicato, ma preminente tema delle liste di attesa: l’incremento degli orari e delle strumentazioni è certamente una soluzione, ma ritengo importante proporre anche una più ampia distribuzione territoriale, almeno di visite e prestazioni specialistiche di base, sfruttando i distretti territoriali”.
L’altro tema su cui punta Tartaro è la sostenibilità. “Ecco, per me la vera sfida del futuro prossimo per il nostro territorio è proprio questa e i prossimi cinque anni saranno decisivi in questo senso, anche per i milioni di euro che arriveranno in Toscana con l’ormai famoso Recovery Fund. Un’occasione unica e penso irripetibile – ha detto – che deve essere sfruttata con scelte importanti che hanno bisogno di competenze, preparazione e amore per il proprio territorio: tutte caratteristiche che certamente fanno parte del mio bagaglio professionale, da un lato, e culturale e di vita, dall’altro. Vorrei accompagnare il Valdarno in questa trasformazione, che è inevitabile, ma che se ben interpretata può assicurare benessere e un miglioramento dello stile di vita per tutti”.
Tartaro si riferisce alla sostenibilità ambientale ed energetica con l’utilizzo di energie da fonti rinnovabili, il perfezionamento del riciclo dei rifiuti e un grande piano regionale per l’efficientamento energetico dell’edilizia privata e pubblica. “Ma penso anche alla sostenibilità economica, con lo sfruttamento delle potenzialità dell’economia circolare, per la quale il Valdarno con le sue caratteristiche imprenditoriali ha una
sorta di predisposizione naturale e che è in grado di portare anche molto lavoro e molte nuove opportunità. Infine, – ha aggiunto – penso alla sostenibilità ambientale e alla qualità della vita dei miei concittadini. In questo senso il tema della mobilità sostenibile deve essere il principale: completamento dell’integrazione ferro-gomma, sviluppo della rete Miv, Mobilità Integrata Valdarno, e ampliamento della rete di piste ciclabili, con il fondamentale collegamento ciclabile tra paesi e tra riva destra e sinistra dell’Arno. Su questi due argomenti mi concentrerò nei prossimi cinque anni, con le competenze specifiche che ho maturato e con l’impegno e l’attaccamento per la mia terra e i suoi abitanti che mi contraddistinguono”.

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