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Si chiude domani a Montevarchi la campagna elettorale di Elisa Bertini

Si chiuderà domani alle 18,30 in piazza Magiotti a Montevarchi, con un aperitivo, la campagna elettorale per le elezioni regionali della candidata del Pd Elisa Bertini, che ha parlato di due mesi intensi, faticosi, stancanti, elettrizzanti, profondi e bellissimi. “Questa campagna elettorale – ha detto – è stata una delle esperienze più belle della mia vita e sono felicissima di averla portata a termine senza mai tirarmi indietro per sessanta giorni consecutivi, senza sabati né domeniche. Quotidianamente, quasi 24 ore al giorno, in mezzo alla gente a cercare di capire i problemi, i dolori, le difficoltà, i sogni e progetti di tutti coloro che ho incontrato e con i quali ho avuto la fortuna e l’opportunità di interloquire”.
La Bertini ha sottolineato che è stato l’ascolto è stata la sua principale missione, in viaggio tra il Valdarno e tutta la provincia di Arezzo, alla ricerca delle persone semplici, dei più deboli, di chi è rimasto senza un lavoro, di chi si sta curando da un brutto male e teme di non farcela, di chi lotta per non soccombere nel quotidiano, di chi fa mille sacrifici per arrivare alla fine del mese e nonostante tutto tiene in equilibrio la sua famiglia.
“L’ascolto di chi sogna di costruire un futuro diverso, di rilanciare la propria azienda, di valorizzare una terra, custodire una collina, trasformare un progetto in realtà. Poi – ha aggiunto – c’è la capacità di costruire risposte e offrirle a chi ti ha posto domande. Dovrà essere l’obiettivo più importante per chi vincerà le elezioni: saper offrire risposte adeguate ai bisogni della propria comunità. Ne ho molte di risposte. Alcune sono pronte, altre sono da costruire lungo il mio percorso che spero di poter intraprendere in Consiglio Regionale grazie a voi, al vostro supporto, al vostro sostegno ed al vostro aiuto. Infine, consentitemi un ultimo appello. In questi ultimi giorni c’è bisogno dell’ultimo passo: il vostro voto e la fiducia che vorrete riporre in me domenica e lunedì!”

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