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Palestra. La giunta Vadi replica alla Chiassai: “E’ la Provincia che non ha risposto ai nostri progetti”

“Accuse ingiuste e infondate. Il Comune ha presentato le proposte progettuali, ma dalla Provincia non è arrivata ancora nessuna risposta”. Così l’amministrazione comunale di San Giovanni ha risposto alla presidente Silvia Chiassai Martini, che nei giorni scorsi, con un’uscita pubblica, si era detta “esterrefatta” dopo aver appreso di un accordo tra la Provincia e il Comune di San Giovanni per la realizzazione di una palestra, per la quale, nonostante lo stanziamento provinciale di ben 540.000 euro che risale al 2006, non vi è alcuna traccia. Accuse respinte al mittente dalla giunta Vadi, che ha precisato di attendere, da oltre un anno, una risposta chiara e concreta dalla Provincia di Arezzo rispetto alla ferma volontà dell’amministrazione comunale di realizzare la nuova palestra in prossimità del Palagalli, a seguito dell’invio, da parte degli uffici comunali, di diverse proposte progettuali.
“I primi accordi convenzionali tra Provincia e Comune risalgono all’anno 2006, ma, dopo una serie di vicissitudini – tra cui un fallimento edilizio – che hanno impedito di procedere alla realizzazione dell’impianto, nel 2015 la Provincia di Arezzo e il Comune di San Giovanni Valdarno hanno definito, attraverso una nuova convenzione, nuove modalità e costi di realizzazione dell’opera – ha spiegato l’esecutivo sangiovannese – . Questa amministrazione, sin dal suo insediamento ha avviato delle interlocuzioni e dei contatti con la presidenza della Provincia e con i funzionari provinciali competenti per procedere, più celermente possibile, alla realizzazione della nuova palestra. Con varie note alla Provincia di Arezzo, prima per le vie brevi e successivamente formalmente attraverso il protocollo del Comune, sono state proposte delle soluzioni progettuali, corredate dai relativi quadri economici di spesa, a testimonianza della convinta intenzione di questo Comune di dare attuazione agli accordi convenzionali”. Sindaco e assessori hanno quindi ribadito che la Provincia, ad oggi, dopo un anno, non ha ancora dato una risposta alle proposte avanzate dal Comune, nelle quali viene promossa la realizzazione della nuova palestra in prossimità del Palagalli, integrata nel progetto dell’area sportiva presentato pochi giorni fa in Palazzo di Arnolfo. “Spiace molto constatare come una questione di carattere tecnico-amministrativo, che ha lo scopo definire le modalità attuative di un accordo convenzionale tra due enti pubblici, sia arrivata alla stampa proprio alla vigilia di una competizione elettorale, come esplicita denuncia da parte del Presidente della Provincia di Arezzo al Comune di San Giovanni Valdarno, quando è, invece, il Comune che da un anno attende dalla Provincia una risposta concreta e risolutrice – ha tuonato la giunta Vadi -. Non comprendiamo, in tutta onestà, l’accanimento di Chiassai nei confronti di San Giovanni e dei sangiovannesi nel privare la città di una palestra alla quale ha diritto, per i suoi ragazzi e per i suoi studenti. Chiediamo, quindi, che la Provincia dia finalmente una risposta, chiara e motivata, alle proposte avanzate da questo Comune da molti mesi. Chiediamo, inoltre, che l’ente provinciale si faccia seriamente carico delle opere sulle quali ha competenza diretta e che rientrano nelle sue responsabilità e prerogative nel territorio comunale di San Giovanni Valdarno, in relazione alla pista ciclabile della Badiola, che da troppi mesi è lasciata a se stessa, non viene completata nel tratto finale in carico alla Provincia, generando molti malumori nella cittadinanza”.
L’amministrazione ha sottolineato che la Provincia di Arezzo non può esercitare un potere ed una autorità soverchiante nei riguardi dei Comuni, soprattutto se non vi sono profili normativi e giuridici che lo consentano e l’azione si configuri, quindi, come un atto di prepotenza politico-istituzionale. “Mi auguro, nell’interesse esclusivo della città, di veder recuperato un sereno confronto con la Provincia come è naturale che sia fra rappresentanti di istituzioni territoriali così importanti – ha concluso il sindaco Valentina Vadi – e che si ridefinisca la questione con oggettività e nelle sedi e con modalità opportune, al di fuori da ogni utilizzo mediatico e di natura elettorale. Perché l’interesse dei cittadini va oltre gli obiettivi contingenti di una campagna elettorale”.

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