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Studenti reggellesi rimangono a piedi alla fermata dei pullman. La denuncia di Grandis

Roberto Grandis, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Reggello ha denunciato una situazione che gli è stata segnalata da alcuni genitori, irritati per il disservizio del servizio pubblico di trasporto che sta creando problemi ai loro figli, studenti residenti a Reggello che frequentano l’Istituto Volta-Gobetti di Bagno a Ripoli e l’Istituto Balducci di Pontassieve e che restano a piedi perché i pullman sono già pieni.
“Le rimostranze dei genitori telefoniche rivolte ad Autolinee Chianti Valdarno nelle quali chiedevano come pensavano di risolvere il problema o se avevano delle soluzioni sono cadute nel vuoto – ha detto Grandis – , anzi la risposta è stata quella di valutare la possibilità di prendere pullman ad orari successivi. In teoria i ragazzi avrebbero dovuto aspettare delle ore per far ritorno a casa”.
Grandis ha annunciato che alcuni genitori hanno scritto reclami anche alla regione e interpellato telefonicamente i Carabinieri per capire come potersi muovere. ” la risposta è stata contattate il comune e informateli dell’accaduto. Quale comune? – Si è chiesto il consigliere – . Bagno a Ripoli, Pontassieve, Rignano oppure Reggello, così da iniziare l’iter del saltare da un ufficio ad un altro per ore con la speranza di arrivare ad una soluzione. Una madre che mi aveva già informato il giorno prima ha dovuto lasciare il lavoro mercoledì per andare a prendere il figlio e riportarlo a casa e nel viaggio ha portato altri ragazzi che erano rimasti a piedi.
Non credo ci voglia molto a capire che nelle fasce orarie dell’entrata a scuola e dell’uscita forse avere più pullman in servizio sarebbe una soluzione visto che possono essere riempiti solo del 80%”.
“Queste autolinee – ha proseguito Grandis – molto probabilmente hanno degli accordi con i comuni e riceveranno quasi sicuramente dei contributi, visto che a Reggello il T.P.L viene portato come fiore all’occhiello , non sarebbe male informarsi di questi contrattempi (chiamiamoli così) e cercare quelle soluzioni che Autolinee Chianti Valdarno pare non sappia trovare. Mi risulta anche l’apertura di una pagina Facebook di genitori incavolati per questa serie di spiacevoli mancanze da parte del servizio T.P.L, forse leggere ed ascoltare le rimostranze delle persone può far sì di migliorare certe pecche”.

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