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“Mala Movida” in centro a Figline. La sindaca Mugnai: ” non possiamo permettere che la violenza diventi normalità”

Ancora “Mala Movida” a Figline:sabato notte si sono verificati dei fatti incresciosi in pieno centro storico e questo ha spinto la sindaca Giulia Mugnai ad intervenire sul suo profilo Facebook.”Ho atteso la chiusura delle urne, per evitare di trasformare tutto questo in un’occasione di propaganda da una parte e dell’altra, ma le immagini della piazza di sabato scorso non sono accettabili- scrive Mugnai-. Non vogliamo che il centro sia un luogo di degrado ma vogliamo che torni ad essere uno spazio vissuto dalle famiglie (residenti in quell’area e non) in serenità.”
Da qui la decisione di intervenire con nuove misure:”Nei prossimi giorni emetteremo un’ordinanza straordinaria, che punterà a contenere il consumo di alcool e, quindi, comportamenti gravi e scorretti come quelli dei giorni scorsi. Continueremo, inoltre, come accaduto nelle scorse settimane, ad estendere i turni della nostra polizia municipale in notturna, in orario straordinario. Da quest’estate, inoltre, abbiamo avviato un confronto con le forze dell’ordine per cercare di concentrare la massima attenzione sulla situazione del nostro centro storico. A questo proposito, scriverò anche alla Prefettura di Firenze per chiedere ulteriori risorse, in termini di personale, che possano garantire una maggiore copertura sul nostro territorio.”
In queste settimane- continua Mugnai- abbiamo cercato soluzioni alternative per riportare maggiore sicurezza in centro, con una maggiore presenza dei nostri agenti di polizia municipale, un maggior controllo attraverso le tante telecamere di contesto presenti e un maggior decoro, attraverso gli interventi di pulizia straordinaria in piazza e nei vicoli. Questo non è bastato e solo con l’ordinanza di fine luglio avevamo riscontrato una migliore vivibilità.
Dobbiamo, quindi, reintrodurre un’ordinanza più restrittiva. Non è una decisione semplice, perché anche le attività hanno diritto e necessità di lavorare.Tuttavia adesso serve un segnale chiaro e netto, per interrompere questa situazione non più accettabile, affinché non si degeneri in comportamenti e situazioni ancora peggiori.
Chiedo infine- termina la sindaca- a tutta la comunità di aprire una riflessione su cosa stia accadendo ai nostri ragazzi. Oggi questi episodi sono più visibili, perché si verificano nelle piazze aperte di paesi e città in tutta Italia, a seguito della chiusura delle discoteche. Eppure succedevano anche prima. Al chiuso, in luoghi privati, ma accadevano. Urge, quindi, lavorare anche sulla prevenzione di questi fenomeni e, per questo, serve un’alleanza forte tra istituzioni, scuola, famiglie. Noi proponiamo di avviare nuovi progetti scolastici legati a questo tema di stringente attualità, perché pensiamo che rispondere con la repressione serva a poco. Bisogna, soprattutto, lavorare su nuove forme di socializzazione ed educazione. Non possiamo permettere che la violenza diventi normalità.”

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