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La nuova cittadella dello sport di San Giovanni nel segno di Casprini, Gioli e Giorgi

La nuova cittadella dello sport che sorgerà nella zona nord di San Giovanni sarà nel segno di tre grandi azzurri che non ci sono più: Graziano Gioli, Arduino Casprini e Ivo Giorgi. A Gioli e Giorgi verranno intitolati i due centri sportivi, a Casprini piazza Palermo. Una scelta che va in una direzione ben precisa: ricordare, per sempre, personaggi che, in un modo o nell’altro, hanno contribuito alla crescita dello sport in città. Sport inteso non solo come fatto agonistico, ma anche sociale. Graziano Gioli, che la primavera scorsa si è portato via il Covid, aveva un sogno: quello di realizzare un centro sportivo nell’area del Calvani-Veliero. Un sogno che adesso diventerà realtà grazie al progetto presentato dalla Marzocco Sangiovannese nei giorni scorsi in Palazzo d’Arnolfo. Figura di riferimento per il mondo calcistico, per anni presidente proprio della Marzocco e segretario della Sangiovannese, Gioli era anche attivista appassionato della Pro Loco di San Giovanni Valdarno. Il mondo giovanile era il suo mondo.
L’altro centro sportivo sarà intitolato a Ivo Giorgi, che gli sportivi azzurri chiamavano “il presidentissimo”. E’ morto alla fine di marzo all’età di 95 anni. Ha guidato per 15 anni la più importante società sportiva della città, regalando pagine indelebili. Memorabili i primi anni ’70. Nella stagione 1973-74 la Sangiovannese tornò di nuovo in serie C vincendo il campionato con 46 punti. L’allenatore dell’epoca era Petagna. L’annata successiva fu straordinaria. Un quarto posto finale dietro a Modena, Rimini e Teramo e davanti a squadre come Lucchese, Empoli, Spezia, Livorno e Pisa. Era la Sangio di Ciappi, Contadini, Campani, Ravenni, Verdiani, Macchia, De Ponti, Zanardello, Perissinotto, Menciassi, Vastini. Una squadra rimasta nella storia. Come nella storia è rimasto Arduino Casprini, deceduto nel 2004 per un incidente stradale. Probabilmente, se non fosse morto, sarebbe riuscito a portare la gloriosa società azzurra in serie B, contribuendo ancora di più a far conoscere il nome di San Giovanni in tutta Italia.
Quel sogno si spezzò in una fredda serata di fine dicembre e le migliaia di persone che presero parte al suo funerale testimoniarono la grandezza di un uomo che si poneva alla stesso modo con Marco Tronchetti Provera, il gran capo di Pirelli e con l’ultimo dei tifosi. A lui sarà intitolata piazza Palermo, la piazza dello stadio. Anello di congiunzione tra i due centri sportivi che porteranno il nome di altri due grandi del passato. Gioli, Giorgi, Casprini, uniti da un colore, da una passione, da un sogno. San Giovanni non li ha dimenticati.

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