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Borgo Arnolfo. Atto di indirizzo in consiglio comunale: “un anno di tempo per trovare l’acquirente. Altrimenti interviene il Comune”

Ci sono tempi certi per il futuro di Borgo Arnolfo, il cosiddetto “eco mostro” di San Giovanni, sorto sulle ceneri del vecchio ospedale Alberti. Se entro un anno non sarà trovato l’acquirente, interverrà il comune per ripianificare l’area. ” Si apre una prospettiva sicura che ne determinerà un nuovo inizio – ha spiegato, soddisfatta, l’amministrazione comunale – . Con l’approvazione di un atto di indirizzo avvenuta ieri, all’unanimità in consiglio comunale, su proposta della giunta, vengono infatti sanciti tempi certi sul futuro di questa porzione di città: un anno di tempo per trovare un acquirente in grado di presentare un progetto concreto per il recupero dell’area”. In caso contrario, se la ricerca dell’acquirente non andrà a buon fine, il Comune potrà procedere a ridisegnare l’area nell’ambito della nuova pianificazione urbanistica.
“Un passaggio importante per il futuro di quest’area, a ridosso delle mura del centro storico, da tempo tema centrale e strategico per l’Amministrazione e per l’intera comunità”, ha aggiunto la giunta Vadi, commentando il documento approvato. “Quello raggiunto è un risultato molto importante con cui una volta per tutte si delinea uno scenario concreto per l’area che dagli anni 2000, con il completamento del nuovo monoblocco ospedaliero, aveva posto la necessità di essere ripensata e riqualificata – ha detto Francesco Pellegrini, assessore ai lavori pubblici, infrastrutture e pianificazione strategica del Comune di San Giovanni Valdarno – . Ricordo che negli anni passati l’eccessiva concentrazione volumetrica del vecchio ospedale, a cui, con un’apposita variante al piano regolatore regionale del comune, ebbe seguito una riduzione del 30% risultava poco appetibile per gli operatori privati. Borgo Arnolfo è una ferita aperta da troppo tempo nella nostra città, pertanto, con il via libera a questo atto, parallelamente con l’idea progettuale presentata alla città nel corso del Festival della Partecipazione organizzato dal Comune a gennaio scorso, andiamo nella direzione di favorire la rigenerazione urbana di quell’area trasformandola in un’opportunità di sviluppo per il nostro territorio”.
Pellegrini ha ricordato che il tempo di un anno previsto dall’atto per la ricerca di un acquirente consentirà a chi è interessato di farsi avanti, anche alla luce del nuovo scenario socio-economico post Covid. Nel caso ciò non accada, l’amministrazione sarà libera di poter ripianificare quell’area. “In ogni caso – ha concluso l’assessore – scriviamo la parola fine a una situazione di stallo che per troppo tempo ha segnato quest’area, con l’auspicio che possa nel più breve tempo possibile tornare ad essere un pezzo di città a tutti glie effetti al servizio dei cittadini”.

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