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Piste ciclabili in Oltrarno. Interrogazione delle liste civiche sangiovannesi

“Quando si interverrà per completare il tratto di pista ciclabile che dal Lungarno Sette Fratelli Cervi arriva alla Badiola?”. La vicenda è stata affrontata nel corso dell’ultimo consiglio comunale di San Giovanni Valdarno, a seguito di una interrogazione delle liste civiche sangiovannesi. Il gruppo consiliare di opposizione ha chiesto anche quali provvedimenti l’amministrazione ha intenzione di prendere per risolvere le situazioni di pericolosità ciclopedonale notturna e diurna nei tratti richiamati dei Lungarni Sette Fratelli Cervi e Guido Reni, permettendo così la realizzazione di una compiuta rete ciclopedonale.
Come ha ricordato il consigliere Daniele Marzi, la presenza di piste per le due ruote favorisce e incentiva gli spostamenti e una mobilità vantaggiosa dal punto di vista ambientale e economico, determinando anche un maggiore controllo e una diminuzione delle fonti massive dell’inquinamento dell’aria. A San Giovanni, poi, la conformazione del territorio, che si è sviluppato nell’alveo del fiume Arno, aiuta la ciclabilità urbana ed extraurbana. “Abbiamo constatato un intenso traffico ciclabile nel tratto di pista sulle rive dell’Arno tra la zona dell’ospedale Santa Maria alla Gruccia fino ed oltre il Ponte Pertini. Condizione che dimostra che i cittadini, quando hanno strutture, ne usufruiscono pienamente – ha detto Marzi. Allo stesso tempo abbiamo verificato che in riva destra dell’Arno non esiste possibilità di attraversamento ciclabile dell’area urbana, e paradossalmente alcuni tratti di pista ciclabile esistenti in Oltrarno risultano poco inutilizzabili e qualche volta quasi inutili, in quanto non esiste una effettiva rete collegamento protetta rispetto al traffico automobilistico”.
Il consigliere di minoranza ha preso come esempio il tratto di Lungarno Sette Fratelli Cervi da Via Cardinali fino alla nuova rotonda, su cui insiste il ristorante piscina Las Vegas e la chiesa di Santa Teresa, strada quindi con intenso traffico ciclo pedonale, ma anche il tratto che collega lo stabilimento IVV al Ponte Ipazia. “Strade dove in alcuni tratti non è presente neppure un marciapiede rialzato e si registra la carenza di passaggi pedonali innalzati e specificatamente illuminati”, ha concluso Marzi. Da qui la richiesta all’amministrazione.

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