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Covid-19, percorso cure intermedie in Valdarno. Il Sindaco Vadi chiede una programmazione alla Asl

Riorganizzare i posti dedicati alle cure intermedie in vista dell’aumento dei casi di Covid. Lo ha chiesto alla Asl Toscana Sud Est il sindaco di San Giovanni Valdarno Valentina Vadi, che si è detta anche preoccupata per il piano organizzativo comunicato dall’azienda sanitaria che sarà attivato in caso di emergenza Covid nelle Rsa. la Vadi ha ricordato che da settimane c’è un incremento dei contagi e la situazione potrebbe peggiorare in vista della stagione invernale. La primavera scorsa le strutture sanitarie della zona, e in particolare le residenze per anziani, sono state messe a dura prova e per il sindaco è adesso necessario mettere in campo tutte le misure necessarie volte a gestire gli effetti della seconda ondata dell’epidemia.
“Il nostro territorio – ha detto il sindaco – , da una parte rischia di non vedere assegnati i posti letto aggiuntivi previsti dalla delibera regionale rivolti alle cure intermedie – che consentono la degenza dei malati covid asintomatici o pauci sintomatici – dall’altra rischia di veder diminuire i posti all’interno della Rsa Asp Masaccio. Il piano illustratoci dalla Asl nel corso della riunione della Conferenza dei Sindaci del 22 settembre scorso prevede, infatti, che ogni Residenza Sanitaria debba individuare un piano di emergenza Covid con percorsi separati nei quali collocare gli ospiti con sintomi in attesa di tampone. In caso si sintomatologia grave gli ospiti saranno trasferiti all’Ospedale Covid San Donato e in caso di sintomatologia lieve o assente saranno lasciati in queste zone ‘separate’, oppure trasferiti in strutture di cure intermedie di altre province, non essendovene in Valdarno. Questa organizzazione, nella Asp Masaccio, comporterà la perdita di quattro o cinque posti e di tutti e dieci i posti del diurno, determinando una interruzione di servizi importante per la cittadinanza sangiovannese, oltre che una pesante diseconomia per la ASP medesima”.
Riguardo invece all’assegnazione dei posti per le cure intermedie, Valentina Vadi ha ricordato che una delibera del Presidente della Giunta Regionale all’Azienda Sanitaria Sud Est sono stati assegnati 3.346.165,00 euro destinati a coprire i maggiori costi gravanti sull’esercizio 2020 a seguito della attivazione di nuovi posti letto di cure intermedie, sia in strutture della Asl, dove presenti (ma non è il caso del Valdarno), sia in strutture private convenzionate.
“Il parametro di 0,4 posti letto ogni 1000 residenti, utilizzato come riferimento per la dotazione di posti letto di cure intermedie dall’ordinanza regionale, identifica in venti posti letto in più, rispetto agli attuali 18, il fabbisogno necessario a garantire adeguati livelli di assistenza ai cittadini valdarnesi – ha precisato la Vadi – . L’Azienda sanitaria ha effettuato una ricerca di mercato per l’acquisizione di un bene immobile nella zona del Valdarno in cui destinare un reparto di cure intermedie. Una ricerca che purtroppo non ha avuto esito positivo. Ad oggi, dunque, nonostante le diverse sollecitazioni che ho sottoposto alla direzione dell’Azienda Sanitaria Sud Est, che ho voluto condividere con i componenti del Consiglio Comunale e sulle quali nei mesi scorsi avevamo chiesto chiarimenti anche come Conferenza dei Sindaci, abbiamo rilevato una mancanza di programmazione. Un’assenza di pianificazione che, nel caso in cui non ci siano novità di rilievo – ha concluso – , ci porterà ad affrontare la prossima emergenza sanitaria nelle stesse condizioni con le quali l’abbiamo affrontata nei mesi passati, senza che nessuno degli accorgimenti e delle soluzioni sollecitati per mesi alla Direzione Generale, e previsti dalla legge, siano stati presi in considerazione o attuati. Una situazione per cui non posso che esprimere grande preoccupazione e sulla quale auspico fortemente che sia posto al più presto rimedio”.

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