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Contagi a scuola. Simona Neri: “Sindaci e presidi non informati dalla Asl. Serve maggiore collaborazione”

Nuovi contagi da coronavirus nel Comune di Laterina Pergine Valdarno. E Simona Neri chiede alla Asl Toscana sud est di garantire un’informazione tempestiva e puntuale a sindaci e dirigenti scolastici e una maggiore collaborazione così da organizzare al meglio i servizi evitando perdite di tempo.
La sollecitazione è stata condivisa nella chat degli amministratori valdarnesi e nasce da un episodio specifico che la stessa Neri racconta per chiedere un’azione comune.
“Poche ore fa due fratelli in età scolare (elementari e medie) sono risultati positivi e hanno trasferito in modo personale questa informazione ai propri compagni di classe, che hanno provveduto a informare la Preside. La stessa cosa è già successa lunedì scorso nel caso di una bambina di quinta elementare, la cui madre ha informato, sempre personalmente, la Preside della positività della figlia. Tutte queste informazioni arrivano a Sindaci e Presidi in maniera empirica, spontanea, casuale… mai che ci sia una informazione tempestiva e ufficiale da parte dell’azienda sanitaria”.
Neri precisa che non si tratta di “una questione di lesa maestà rispetto al fatto che i Sindaci, giustamente i primi a dover dare risposte ai cittadini, sono gli ultimi ad essere informati, ci siamo abituati: il punto è che i servizi della Asl non sono in grado o non vogliono dare informazioni puntuali su come affrontare le inevitabili implicazioni pratiche di queste situazioni. Faccio un esempio: le classi di questi due fratelli domani devono o no andare a scuola? Perché la Preside non ha nulla di scritto da parte della Asl? Ed io devo o no sospendere il servizio scuolabus usufruito dagli stessi bambini? Perché non ho nulla di scritto da parte della Asl?”
La sindaca spiega il disagio ricorrente: “Per capire se sospendere o meno una classe, dobbiamo personalmente attaccarci al telefono, cercare di rintracciare qualcuno dell’ufficio igiene e se siamo fortunati otteniamo risposte vaghe e certamente non ufficiali, men che mai per iscritto. La mia Preside per cercare legittimamente di tutelarsi si è ridotta a telefonare in vivavoce alla Asl alla presenza di docenti in qualità di testimoni… insomma la leale collaborazione tra amministrazioni credo che sia ben altra cosa”.
Una questione di notevole sensibilità visto l’aumento esponenziale dei contagi, seppure con esiti meno infausti della prima ondata, con “la necessità di cercare di mantenere il più possibile le scuole aperte e con tutte le implicazioni che questa situazione comporta per bambini e famiglie. Noi dobbiamo prenderci le nostre responsabilità – conclude – ma ritengo che i funzionari della Asl debbano capire che un po’ di responsabilità se la debba prendere anche chi ha vinto un concorso e in questo momento ha, legittimamente, uno stipendio garantito”.

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