Sulla disattivazione dell’area tamponi dell’Ospedale Serristori di Figline è intervenuto il gruppo “Idea Comune”, che ha parlato di una grave decisione presa, senza trasparenza e condivisione, della quale non si riesce a capire la logica.
“In un periodo come questo, con le autorità scientifiche ed il Ministro della Salute che continuano a ricordarci la possibilità di andare incontro ad un’altra fase critica dei contagi invitando tutti al rigore ed alla prudenza, – ha detto l’associazione – chiudere il luogo a cui le persone possono rivolgersi rimanendo nel proprio territorio per accedere all’unico test ad oggi affidabile ci sembra davvero paradossale”.
“Ancora una volta ad essere penalizzati saranno i cittadini che, nel caso in cui avessero bisogno di fare il tampone propedeutico ad un’ospedalizzazione al Serristori, saranno costretti a spostarsi a Ponte a Niccheri, se non altrove (ad esempio strutture private). Tale pratica oltre ad essere estremamente disagevole per i cittadini va anche contro le richieste ministeriali di evitare inutili spostamenti e assembramenti”.
Idea Comune si è quindi chiesto qual’è il parere, in merito, della sindaca Mugnai. “Ricordiamo che solo poche settimane fa ci aveva rassicurato sulla tenuta dell’ospedale e sul rafforzamento dei servizi sanitari e sociosanitari del territorio – ha spiegato – . Saranno ancora queste le intenzioni della prima cittadina? Oppure d’ora in poi i cittadini di Figline e Incisa e del Valdarno Fiorentino per poter effettuare il tampone saranno costretti a migrazioni in altri presidi, come purtroppo accade già per altre prestazioni di diagnostica? Se il buongiorno si vede dal mattino l’amministrazione Giani ci sembra già indirizzata verso la direzione opposta a quella promessa in campagna elettorale e auspicabile per i cittadini”.