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Serristori, ancora polemiche. Intervengono il Comitato e il Movimento 5 Stelle

Non si placano le polemiche sul presidio Serristori. Oggi interviene nuovamente il Comitato che afferma: “La sparizione dell’area tamponi e il silenzio dei sindaci segnano l’umiliante Caporetto della politica sul Serristori.” Il Comitato prosegue scrivendo che sono stati attesi “inutilmente cinque giorni nella speranza che i sindaci del Valdarno fiorentino e il loro referente regionale, il neopresidente Giani, esprimessero una critica nei confronti dell’Azienda sanitaria Toscana Centro, la quale ha smantellato l’area tamponi all’ospedale di Figline, con il conseguente trasferimento a Ponte a Niccheri di 12 operatori sanitari. Una decisione che ha inflitto agli utenti del presidio valdarnese l’ennesimo disagio, obbligandoli a pazientare in attesa del trasferimento a Firenze dei tamponi eseguiti al pronto soccorso e il loro successivo esame in un altro ospedale. Oltretutto lo smantellamento dell’area tamponi al Serristori arriva nel momento in cui il Comune di Figline e Incisa e i territori limitrofi stanno registrando nuovi picchi di positività al Covid-19.”
“A questo punto prosegue il Comitato- non ci resta che prendere atto della grave situazione che si è determinata. Il silenzio dei sindaci, e anche di Giani, non è solo inconcepibile sul piano politico, visto le reiterate promesse elettorali a sostegno del Serristori, ma rappresenta una vera Caporetto sul piano della difesa delle funzioni dell’ospedale di Figline, intese come servizio pubblico ai cittadini. Se gli amministratori, ad ogni livello, rimangono muti di fronte a questa ennesima offesa alla sanità pubblica locale, significa che la politica ha già alzato bandiera bianca, abbandonando le sorti del Serristori. Di questa resa incondizionata a logiche davvero incomprensibili, nella situazione sanitaria in cui si trova il Paese, ne risponderanno di fronte al giudizio politico dei cittadini.”

Sul medesimo argomento interviene anche il Movimento 5 Stelle che attraverso il capogruppo a Figline Incisa Lorenzo Naimi afferma che” in regione cambia il direttore d’orchestra ma la musica sul Serristori resta sempre la stessa.Infatti assistiamo al trasferimento di 12 operatori sanitari al presidio di Ponte a Niccheri e la chiusura del reparto ‘bolla’.Un reparto che funziona da filtro, infatti qui sostano i pazienti che dovranno essere assegnati al reparto di competenza in attesa di risposta del tampone.Con la sua chiusura il paziente rimarrà così parcheggiato al pronto soccorso con tutti i rischi del caso.Questo va a sommarsi alla precedente chiusura della medicina A ancora non ripristinata.”Inoltre – prosegue Naimi- denunciamo l’assenza nel laboratorio analisi dello strumento per i tamponi urgenti, unico laboratorio degli ospedali del territorio fiorentino senza tale strumento.Per l’ennesima volta Regione e Azienda sanitaria non dotando il laboratorio di questa strumentazione considerano il Serristori e di conseguenza i cittadini del Valdarno Fiorentino cittadini di serie B.Ci preoccupa che l’ennesimo depotenziamento, il non ripristino dei posti letto in Medicina A e la non dotazione di uno strumento di laboratorio avviene a pochi giorni dalle regionali e solamente i primi di Settembre Regione Toscana e sindaci del Valdarno Fiorentino parlavano di nessun declassamento e che il presidio ospedaliero sarebbe rimasto ospedale di 1° livello per il territorio.Il Movimento Cinque Stelle ha tra i suoi principi una sanità pubblica e la difesa dei piccoli presidi sul territorio a maggior ragione dopo i mesi drammatici e la pandemia ancora in corso reputiamo gravissimo quello che sta succedendo al Serristori.A tal proposito- conclude Naimi- ci siamo immediatamente attivati affinché i nostri consiglieri regionali Irene Galletti e Silvia Noferi siano informati della situazione e mettano in atto tutte le iniziative necessarie per la salvaguardia della salute pubblica.“

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