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“Uffizi Diffusi”. Carbini chiede alla giunta di proporre anche San Giovanni come location

“San Giovanni si proponga per essere una delle location del grande progetto degli Uffizi Diffusi, l’esposizione itinerante di alcuni capolavori custoditi nei depositi della galleria d’arte più conosciuta del mondo”. Lo ha chiesto il presidente dell’associazione San Giovanni Lab, a seguito dell’iniziativa, rilanciata anche sui media negli ultimi giorni. Un’iniziativa straordinaria, di cui ha parlato il direttore degli Uffizi Eike Schmidt. Nel primo nucleo di location non ci sarebbe San Giovanni. “
Più di due anni fa, prima ancora della mia candidatura a sindaco – ha spiegato Carbini – e poi nel mio programma elettorale lanciai l’idea di fare del nostro Museo di Palazzo d’Arnolfo e della Casa natale di Masaccio ( e magari anche altri “contenitori culturali” vuoti o mal utilizzati), una sorta di “Uffizi 2”. In pratica fare accordi con la Galleria degli Uffizi per poter ospitare periodicamente opere dei famosi musei fiorentini nella nostra città, così da attrarre visitatori e turisti da ogni parte d’Italia”.
Carbini, allora, ricordò che l’unico esempio riuscito in tal senso era stato nel 2001, in occasione del VI centenario della nascita di Masaccio, con la mostra “ Masaccio e il Novecento” (“grazie alla felice intuizione degli amministratori dell’ epoca, in primis il Sindaco Mauro Tarchi”).” Per l’ importanza che ebbe l’evento e per comuni amicizie, feci arrivare a San Giovanni l’ambasciatore italiano presso l’ Unesco che rimase molto colpito della bellezza del nostro centro storico – ha aggiunto il presidente dell’associazione -. Penso che l’idea del nuovo presidente della giunta regionale Toscana Eugenio Giani di dare il via agli “ Uffizi diffusi” in accordo con il direttore della Galleria Eike Schmidt sia di fatto la possibile realizzazione di ciò che sostengo da tempo, creando una galleria artistica diffusa in tutta la regione. Dai primi annunci ufficiali appresi dagli organi di informazione San Giovanni ( e il Valdarno ) non sono menzionati: si parla di Pescia, Anghiari, Montelupo Fiorentino, Careggi e il Casentino. Mi auguro – ha concluso Carbini – che la nostra prima cittadina si adoperi perché la nostra città possa essere una delle “location”. Sarebbe una rara e ghiotta occasione per un vero lancio del “brand Masaccio” , così da poter far conoscere la nostra San Giovanni in tutta Italia. Ne gioverebbe la nostra immagine e sicuramente anche le nostre attività imprenditoriali” Insomma, Carbini chiede all’amministrazione Vadi di farsi avanti per consentire anche alla città di godere di questi straordinari capolavori.

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