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Visite limitate negli ospedali. Firmata l’ordinanza dal presidente della Regione Giani

Riduzione delle presenze negli ospedali con ingresso consentito a un visitatore o accompagnatore per ogni paziente; visite frazionate nel tempo, di durata contenuta, non più di 10 minuti e, preferibilmente, a giorni alterni; percorsi separati per accedere alle aree Covid e ai servizi dedicati, ai pronto soccorso e alle prestazioni ambulatoriali, garantendo il distanziamento sociale nelle sale di attesa.
Sono alcune delle linee guida della nuova ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani per tutelare gli ospedali e la salute di degenti e operatori sanitari.
L’ingresso ai presidi ospedalieri sarà vietato a visitatori, accompagnatori, pazienti ambulatoriali e operatori sanitari che presentano sintomi simil-influenzali (rinite, tosse, rialzo febbrile, difficoltà respiratoria).
Com’era avvenuto nella prima fase dell’emergenza è in continuo aggiornamento il numero di posti letto intensivi, subintensivi e non intesivi, messi a disposizione dalle Asl, attività coordinata e sinergica tra le aziende sanitarie.

Come per le Rsa e tutte le altre strutture residenziali socio-sanitarie – ha commentato Giani – abbiamo riattivato, e predisposto, una serie di soluzioni operative, già testate durante la prima fase epidemica e perfezionate in corso d’opera. La salute è il bene più prezioso che abbiamo, non possiamo lasciare nulla al caso, né sottovalutare i rischi che corriamo senza un adeguato dispiegamento di forze in campo e l’utilizzo di strumenti già sperimentati, che ci hanno consentito di superare i momenti più difficili. Valuteremo giorno per giorno il da farsi, sempre in modo appropriato e proporzionato alle reali necessità del momento, e soprattutto in linea con le indicazioni ministeriali. Intanto, in Toscana siamo impegnati ad aumentare il numero dei tamponi processati, che porteremo a breve a 17.500 al giorno, e a tutelare la salute dei nostri cittadini in ogni ambito della loro vita, a scuola come nel lavoro, raccomandando sempre le misure anti Covid, a partire dall’evitare gli assembramenti anche sui mezzi di trasporto”.

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