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Discarica. Il centro destra di Terranuova: “Non siamo pregiudizialmente contrari ma ci vuole trasparenza e approfondita documentazione”

il centro destra di Terranuova ha commentato le ultime vicende legate alla discarica di Terranuova Bracciolini. “Non vogliamo essere pregiudizialmente contrari – ha spiegato l’opposizione – ma crediamo che una assoluta trasparenza e approfondita documentazione sia indispensabile”.
Il capogruppo Mario Ghezzi, a nome di tutto il gruppo, ha quindi annunciato che sarà necessario analizzare con scrupolosa attenzione ogni singolo aspetto e passaggio, anche progettuale ed autorizzativo. “Non vorremmo infatti che dietro a proclami, frasi ad effetto per lo più pubblicitarie, vi fossero problematiche concrete da analizzare nel dettaglio – ha spiegato – . Abbiamo poi alcune perplessità, nel merito e nel metodo. Per ora possiamo notare come la presentazione del progetto poteva anche essere l’occasione per riferire delle importanti integrazioni – anche pesanti – richieste dalla Regione Toscana nell’ambito della Valutazione Ambientale postuma relativa all’impianto esistente che si intersecano e sono complementari al nuovo progetto”.
Il centro destra si è poi chiesto perché non sono stati presentati i relativi progetti e dati e, vista la complessità della operazione, quali tempi, generalmente non brevi, sono previsti per tutte le relative autorizzazioni.
“I Sindaci del Valdarno in una recente Assemblea di ATO Sud – ha continuato la minoranza – si erano unanimemente pronunciati contro qualsiasi ampliamento della discarica e per la chiusura indilazionabile al 2021. Non tenere assolutamente conto di queste volontà, formalmente espresse, ci pare offensivo, divisivo e dirompente. Ci chiediamo poi come mai questo progetto, sicuramente in itinere da mesi, venga presentato solo ad elezioni già avvenute. Una furbata che, con assai benevolo eufemismo, risulta particolarmente sgradevole. Temiamo poi che questa operazione – ha concluso Ghezzi – sia soprattutto la chiave di volta per consentire il conferimento dei rifiuti della area di Firenze che risulta ancora priva di un qualsiasi piano di gestione relativo. Il Valdarno non può sopperire alle deficienze della Regione Toscana”.

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