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Avanti Montevarchi: “Emergenza Covid, Chiassai e D’Urso collaborino per dare risposte pronte ed efficaci”

“Una soap opera che va avanti da mesi e che ha stancato”. Così il coordinamento cittadino e il gruppo consiliare di Avanti Montevarchi definisce il botta e risposta che da giorni vede contrapposti il sindaco Silvia Chiassai Martini e il Direttore generale della Asl Toscana sud est Antonio D’Urso sulla gestione dell’emergenza sanitaria.
“Siamo nuovamente in grande difficoltà per questo maledetto virus – commentano – e non ci piace che le istituzioni si becchettino invece di lavorare in sinergia, ognuno per le sue competenze, per dare risposte pronte ed efficaci ai cittadini e diffondere serenità nelle comunità”.
Le difficoltà della Asl sono evidenti, sottolinea Avanti Montevarchi, con criticità dovute ai ritardi della struttura sanitaria nelle risposte sugli esiti dei tamponi e sul trattamento dei positivi al virus. “Spesso i cittadini e le famiglie rimangono senza informazioni e supporto. Indubbiamente la struttura dedicata è sotto pressione – proseguono – e sarebbe opportuno rinforzarla con adeguate risorse umane e strumentali. Stupisce visto che la pandemia ha rallentato nei mesi estivi che ASL e Regione avrebbero dovuto predisporre tutti li strumenti necessari per una ripresa del contagio che tutti sapevamo ci sarebbe stata. Il dott. D’Urso agisca rapidamente per superare le criticità e comunichi, in trasparenza, tutto quello che sta facendo”.
“Di contro, la sindaca Chiassai Martini continua a sparare a zero su tutto e tutti senza avere una strategia e soprattutto senza svolgere a pieno il ruolo che la legge le affida. Chiassai si convinca: non è l’assessore regionale “ombra” alla Sanità e non può invadere campi che non le spettano e nei quali ha mostrato ampiamente di non avere competenze”.
Consiglieri e coordinamento di Avanti Montevarchi non ritengono “giusto, né utile né legittimo che insieme ad alcune società private di informatica e sanitarie il sindaco organizzi una specie di percorso sanitario alternativo sulla cui qualità, attendibilità e protezione per i cittadini nutriamo forti dubbi. Non lo crediamo utile anche per la totale mancanza di trasparenza nel suo agire visto che comunica cose contraddittorie e non risponde mai alle domande che le vengono poste. L’esempio più lampante è quello del famigerato macchinario per i tamponi che ancora non ha chiarito se sia stato pagato o meno. Non sappiamo neanche se i test sierologici che oggi organizza siano quelli che le “erano stati regalati” oppure se sono acquistati con i fondi raccolti grazie alla solidarietà cittadina. Se il percorso ha dei costi e quali. Se è corretto che i dati dei cittadini siano trattati da privati”.
E concludono: “Siamo con Chiassai quando stimola la Asl a fare meglio. Non siamo a favore di un conflitto continuo con dichiarazioni piccate da una parte e dall’altra. Se Chiassai e D’Urso vogliono stabilire chi dice le bugie si querelino e facciano esprimere un giudice. A noi interessa che ognuno dei due faccia al meglio il proprio lavoro per ciò che è di sua competenza”.

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