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Pensieri in libertà…di Leonardo De Nicola. “La pandemia, il nuovo mondo”.

La pandemia che ci fa ritirare ognuno di noi nelle proprie stanze e dentro le …comodissime case del nostro tempo appare come il prolungamento coatto di un processo in corso da anni dove la socializzazione è per lo più affidata a quelli che sono i nostri nuovi strumenti .
Chi viaggia negli anta e anche con abbondanza ricorda un mondo e una vita che si svolgevano essenzialmente fuori dalle mura domestiche. La celebre frase rivolta ad un giovane …lui si vede solo a desinare e a cena (perché ci si fermava per il pranzo di mezzodi), oppure…. ha scambiato la casa per un… albergo appartiene ad un distante passato.
Le mura casalinghe hanno da tempo sovrastato tutto il resto ed adesso poi …smart working, didattica a distanza eccetera e eccetera vanno a scavare un solco definitivo fra la vita che era e quella che viviamo adesso.
Le insegne dei bar scintillavano ad ogni angolo, i circoli politici si animavano di discussioni infinite fra fioche luci dei neon e nuvole di fumo. E così i ritrovi da ballo senza apericena di sorta e i raduni sportivi in ogni luogo .
Nel dopoguerra e fino alla fine degli anni 60 gli stadi per esempio erano occupati da uomini prevalentemente in camicia, le tribune erano un mare di bianco. Poi vennero i tifosi variopinti e il rito della domenica è rimasto tale per anni, come il fine settimana da dedicare al ballo. Le altre sere no, al massimo due orette al bar.
Ma si stava comunque insieme, ci si confrontava, si discuteva magari ma insieme. Come a scuola dove il processo formativo non era solo affidato all’insegnamento della materia ma anche nel rapportarsi quotidianamente con gli altri in un processo di crescita continuo e costante.
Il rifugiarsi pre pandemico nelle nostre belle e confortevoli case, il mondo a portata di un clic ha di fatto portato ad un superamento di un modello di società, questo un dato di fatto. E il nostro non è un discorso velato dalla nostalgia (elemento pericoloso quando si avanza con gli anni) ma la fotografia di una società migliore, peggiore, o chissà.
Tendenzialmente credo che la modernità sia sempre stata accompagnata da una condizione più matura della vita accompagnata da una crescita culturale e sociale. Quante volte per esempio mi sono ritrovato a pensare di come ci si rapporti in misura eguale e contraria su certi accadimenti quotidiani rispetto ad anni fa, e quasi sempre trovo un miglioramento assoluto.
Un modello di società che ripiega in sé stessa in maniera così palese mi lascia tuttavia molte perplessità. Difendiamo gli anziani ma altruisticamente parlando cerchiamo di riversare ogni nostro sforzo sulla tutela e la crescita dei giovani e delle nuove generazioni. Ed è una tutela che, a mio parere, la si deve anche dare uscendo dalla filosofia dello smart working o deltutto ad una portata di un clic .

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