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Sono ripartite le attività di tutti i gruppi Scout attivi nel territorio valdarnese

Nonostante le enormi difficoltà di questo periodo e la quantità ingente di norme da seguire tutti i quattro gruppi scout attivi nel nostro territorio hanno deciso di far ripartire comunque le loro attività seppur con un inizio sicuramente inconsueto rispetto alla tradizione. I primi a farlo sono stati i giovani di Figline che lo scorso 18 Ottobre hanno organizzato una celebrazione all’interno dell’Oratorio cittadino alla presenza dei ragazzi e di alcuni genitori.

Il Gruppo di Figline

Poi è stato il turno di Montevarchi che Domenica 1° Novembre ha celebrato una messa nella centralissima Collegiata con circa 100 censiti presenti. Stessa organizzazione ma all’aperto nei pressi dell’Arno per il gruppo di  Rignano.

Il Gruppo di Montevarchi
Il Gruppo di Rignano

La scorsa domenica è stato anche il turno della città del Marzocco. In piazza Masaccio, sede storica dell’associazione, si è riaperto, con una celebrazione presieduta dall’assistente don Luca Albizzi, il 98° anno del gruppo scout di San Giovanni, uno dei più longevi di tutto il Paese. Gli oltre 150 censiti sono soliti inaugurare le proprie attività a Sereto  nel comune di Cavriglia, dove si trova la Casa del Gruppo. Ma in questo 2020 così difficile per l’associazionismo e per la socialità in generale non è stato ovviamente possibile organizzare la consueta giornata di festa. Gli scout però non sono certo conosciuti per arrendersi di fronte alle seppur grandi difficoltà di questo periodo per cui, in ritardo di qualche settimana, hanno ripreso la loro attività. L’evento si è svolto nel totale rispetto delle norme anti-contagio: tutti i presenti, dai bambini di 8 anni fino ai ragazzi di 19 anni oltre a circa 20 capi educatori adulti hanno raggiunto la piazza in piccoli gruppi scaglionati onde evitare assembramenti e al termine anche il deflusso è stato accuratamente controllato. Inoltre era obbligatorio indossare la mascherina chirurgica o ffp2 durante tutto il pomeriggio e per permettere ai genitori di seguire la cerimonia era stata anche predisposta una diretta Facebook. “Dovremo sicuramente reinventarci e cambiare modalità di relazionarsi ed educare i nostri ragazzi,  ma ripartire era troppo importante – queste le parole della Capo Gruppo Chiara Gualdani – per dare un segno all’intera comunità sangiovannese. Noi ci siamo e non intendiamo abbandonare la missione educativa nei confronti dei più piccoli che le famiglie ormai da quasi un secolo ci affidano”. Sulla stessa lunghezza d’onda anche l’altro responsabile del gruppo Marco Bandini: ”abbiamo voluto avvisare le famiglie dei nostri ragazzi della ripresa delle nostre attività con una tipica frase scout: non esiste buono o cattivo tempo ma solo buono o cattivo equipaggiamento. È con questo spirito di adattamento e capacità di reazione che vogliamo continuare ad essere, nell’assoluto rispetto di tutte le norme vigenti, una presenza significativa e costante nel percorso di crescita dei nostri ragazzi”. L’emergenza Covid-19 su tutto il territorio nazionale stenta ad attenuarsi ma i vari gruppi scout si stanno riorganizzando per provare a mettere in pratica ciò che le Aquile Randagie (gli scout che proseguirono clandestinamente le proprie attività durante il periodo Fascista) erano solite ricordare con la chiarissima frase: “resisteremo un giorno in più della paura”.

Il Gruppo di San Giovanni

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