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Appello di CNA alla Regione:“Completare al più presto l’intero tratto della Regionale 69, un’opera strategica per il territorio”

A pochi mesi dall’insediamento della nuova giunta arriva l’appello CNA Valdarno Valdisieve che chiede  di mantenere al centro dell’agenda politica il tema delle infrastrutture.Il riferimento va diretto alla Strada Regionale 69 opera tra le più strategica di tutto il territorio, eppure da decenni incompiuta È questo che viene chiesto nello specifico al neo assessore regionale alle infrastrutture e mobilità, Stefano Baccelli, ai consiglieri regionali che rappresentano l’area, Cristiano Benucci, Elisa Tozzi e Massimiliano Pescini, al vicesindaco di Reggello, Piero Giunti, al Sindaco di Figline Incisa Valdarno, Giulia Mugnai. CNA chiede la rapida esecuzione dei lavori di rimodulazione della strada nel tratto fino al casello dell’A1 Incisa, di quelli nel tratto da Matassino ad Arezzo, il rapido completamento di quelli ancora in corso tra Prulli e Matassino, il nuovo ponte di Piani di Rugginosa in modo che sia finalmente utilizzabile anche dal traffico pesante che, oggi, per raggiungere la vicina zona artigianale deve deviare, circonvallando l’area, la realizzazione del Ponte sull’Arno per congiungere la Nuova SR 69 con la variantina di Figline Valdarno. CNA richiama inoltre le amministrazioni a definire un cronoprogramma puntuale per realizzare quanto prima il nuovo assetto viario che in Valdarno è atteso da molti anni e che completa, insieme alla realizzazione della 3° corsia dell’A1, la ridefinizione della viabilità dell’intera vallata. “La realizzazione in tempi brevi delle opere previste, per cui potrebbe essere impiegato il Recovery Fund, porterà benefici in termini economici e di comunicazione per le imprese del territorio, perdere questa occasione potrebbe comportare il rischio di vedere estromessa quest’area dalle più importanti vie di comunicazione produttive, cosa che non ci possiamo permettere” spiega Giacomo Cioni, presidente di CNA Firenze Metropolitana oltre che imprenditore figlinese. “I lavori- conclude- potrebbero essere affidati a imprese locali, sostenendo l’economia territoriale in questa fase così difficile”.

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