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Toscana zona rossa. Stefano Mugnai: “impegno massimo per il calo dei contagi, poi chiederemo conto”

La Toscana andrà in zona rossa e sul provvedimento ha preso una posizione il deputato di Forza Italia Stefano Mugnai. Il parlamentare valdarnese ha sottolineato che il suo partito sarà il primo ad impegnarsi ancor più assiduamente affinché la curva dei contagi cali. “Ora innanzitutto è prioritario pensare alla salute dei toscani e di ogni cittadino italiano – ha detto -. Subito dopo, però verrà il momento di fare emergere con chiarezza davanti alla popolazione tutte le cause di questo collasso della regione Toscana che in pochi giorni si è trovata da essere in fasce gialla a diventare zona rossa. Ci sono evidenti responsabilità che non potranno essere nascoste dietro un algoritmo. Per tutti i mesi della scorsa estate, da giugno fino a settembre, nulla è stato fatto di serio per prevenire questa situazione, nulla se non riempirsi la bocca di annunci da campagna elettorale avvicinandosi al voto delle regionali. La Giunta uscente guidata da Rossi e quella entrante presieduta da Giani mai sono stati concreti nel prevenire la seconda ondata. Ciò è grave, perchè dimostra che il primo lockdown purtroppo non ha insegnato nulla a questa classe politica che governa il territorio toscano”
“Abbiamo fatto decine di appelli come Forza Italia, affinché fossero adottati protocolli più rigorosi e razionali per affrontare il virus all’interno delle Rsa Toscane ed ancora per ottenere una maggiore rapidità nell’effettuazione ed anche nell’esito dei tamponi per i contatti diretti con positivi conclamati – ha proseguito Mugnai – . Inoltre niente è stato fatto di significativo per il trasporto pubblico locale per renderne la fruizione più sicura. Poco e nulla è stato fatto per rafforzare la sanità di territorio. Il contagio lo si è rincorso senza mai dimostratore la capacità di prevenirlo”.
“Adesso siamo con ogni probabilità alla vigilia di un disastro che ha dei responsabili ben chiari che ad emergenza terminata non esiteremo ad indicare. Un disastro – ha concluso – che piegherà ancora di più il tessuto economico e sociale della nostra regione già gravemente provato da lunghi mesi di crisi. La gente pretende trasparenza nella gestione della Cosa pubblica, nessuno potrà quindi fermare la verità”.

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