Cerca
Close this search box.

Addio a Don Sergio Boffici. E’ stato parroco di Castelfranco per quasi 50 anni. Il ricordo di Rita Papi

Ha guidato la comunità parrocchiale di Castelfranco di Sopra per quasi mezzo secolo. E se n’è andato nelle ultime ore, a 96 anni. Don Sergio Boffici, scomparso questa domenica di metà novembre, ha rappresentato un pezzo di storia di questo angolo di Valdarno e ieri sera sono stati moltissimi, anche sui social, a ricordarlo, tra cui Rita Papi, che è stata sindaco di Castelfranco nella prima metà degli anni duemila e che ha quindi conosciuto l’attività pastorale di Don Sergio. Ha postato su Facebook una foto che lo ritrae insieme al parroco (in alto). “Con lui – ha detto – se ne va un pezzo fondamentale della storia religiosa e civile del nostro paese e di tutto l’altipiano valdarnese. Un parroco e un uomo intelligente ed incisivo, che ha saputo costruire una comunità serena e unita nella solidarietà e nell’impegno. Ci lascia un’eredita’ preziosa, prima di tutto l’attenzione ai valori umani: “non si può essere buoni cristiani se prima non c’e’ rispetto per le persone”, ci ricordava sempre, e uno stile di vita esemplare e sobrio, improntato sull’essere, sulla coerenza più che sull’apparire e sul clamore”.
Ci lascia – ha concluso Rita Papi – la capacità di sorridere e di sdrammatizzare con una battuta anche le situazioni più critiche e difficili e una testimonianza di attenzione agli ultimi e di impegno concreto per i bisognosi: la sua porta sempre aperta gli ha procurato anche qualche brutto inconveniente. Ci lascia la sensibilità ed il gusto per le cose belle, per l’arte, per la cultura, per la chiesa, l’oratorio, ma anche per gli edifici e le strade del nostro paese che per tanti anni, con orgoglio, lo hanno visto in cammino. Ci lascia talmente tante cose e tanta ricchezza che sarà difficile non sentirne la mancanza e non piangere stasera! Ciao Don Sergio, resterai sempre nella nostra mente e nel nostro cuore”.
Il sacerdote fece il suo ingresso in parrocchia a Castelfranco il 30 ottobre 1966. Tra le sue principali iniziative la realizzazione dell’oratorio dedicato a San Filippo Neri, santo a lui molto caro, e la realizzazione di spazi educativi e di aggregazione per i ragazzi e le famiglie. Ha poi organizzato pellegrinaggi e incontri per l’assistenza ai malati e disabili con l’Unitalsi, avviato la ristrutturazione della Chiesa Parrocchiale di San Tommaso e della Cappellina dei Bianchi e dei locali del Circolo MCL. Infine da ricordare il restauro della canonica della Chiesa di San Filippo Neri, in cui ha abitato fino ai suoi ultimi giorni.

Articoli correlati