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I Giovani Democratici di Arezzo rilanciano la lotta alla Tampon Tax. “Ancora più importante in questa crisi economica”

“La lotta alla cosiddetta tampon tax, ovvero l’Iva applicata su assorbenti, tamponi e coppette mestruali, che rappresenta una vera e propria discriminazione fiscale di genere, è ancora più importante in un periodo di crisi economica come quello che stiamo vivendo”. Lo ha ribadito la segreteria provinciale dei Giovani Democratici della provincia di Arezzo, che ha ricordato come, in Italia, questi prodotti siano sottoposti a un’imposta sul valore aggiunto pari al 22%, ovvero della massima aliquota contemplata dal fisco italiano, quella utilizzata per i prodotti che non sono considerati di prima necessità. L’unica eccezione è rappresentata dagli assorbenti biodegradabili e compostabili, tassati al 5%: prodotti di scarsa reperibilità e utilizzati da una trascurabile percentuale di donne italiane.
“Oggi, alla luce della crisi economica conseguente alla pandemia del Coronavirus, parlare di Tampon Tax è
ancora più urgente – hanno detto i Giovani Democratici aretini -. L’accesso ai prodotti sanitari resta, anche in occidente, un problema economico per molte donne. È il fenomeno della “povertà mestruale”: l’impossibilità di potersi permettere l’acquisto di assorbenti e altri prodotti sanitari adeguati ad affrontare le mestruazioni in modo igienico e che ad esempio ha portato allo sviluppo, in altri paesi, di progetti per la distribuzione gratuita di assorbenti nelle scuole”.
“Il ciclo mestruale – hanno proseguito – rappresenta una funzione involontaria dell’organismo femminile. L’acquisto e l’uso di assorbenti, tamponi e coppette è necessario e come tale dovrebbe essere considerato anche dal sistema
fiscale italiano. In molti paesi dell’Unione Europea e del resto del mondo è già così: si tratta di un segno di civiltà, prima ancora che di una questione economica”.
Per ognuna di queste ragioni, la segreteria provinciale dei Giovani Democratici di Arezzo ha deciso di fare una proposta concreta da proporre in più comuni della Provincia, ovvero:
• di verificare con le aziende che detengono le proprietà delle farmacie nei rispettivi Comuni della provincia di Arezzo la possibilità di applicare prezzi particolarmente contenuti e promozionali sui prodotti sanitari e igienici femminili e di attivare ogni iniziativa volta ad aumentare la disponibilità e l’educazione all’uso di questi prodotti;
• di sollecitare il Governo ed il Parlamento a prevedere un’immediata riduzione dell’aliquota per i prodotti igienico-sanitari femminili, per arrivare poi alla totale detassazione dei beni essenziali alla salute ed all’igiene femminile;
• di richiedere alla Regione Toscana di affrontare ed approfondire il fenomeno della “povertà mestruale”, anche attraverso uno studio qualitativo delle fasce economicamente a rischio, e prevedere un piano di agevolazioni economiche per l’acquisto di prodotti sanitari e igienici femminili per le fasce più deboli.
“Si tratta di una tematica importante che tocca molti di noi, è una questione di giustizia sociale, e per questo ci aspettiamo una collaborazione da parte di tutte le parti politiche della Provincia”, hanno concluso i Giovani Democratici.

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