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Mascherine a scuola. Genitori preoccupati per gli effetti fisici e psicologici. E il Garante scrive a Conte e Giani

Una lettera al Premier Conte, al Governatore della Toscana Eugenio Giani e agli Assessori alla Sanità e all’Istruzione Simone Bezzini e Alessandra Nardini. E’ quella che ha scritto il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Toscana, Camilla Bianchi che ha ricevuto una serie di segnalazioni dai genitori degli alunni costretti a portare la mascherina a scuola.
“Pur nella consapevolezza delle numerose e gravi problematiche che le istituzioni devono complessivamente affrontare in questo momento e pienamente consapevole della necessità di contenere e contrastare il diffondersi del Covid-19 sull’intero territorio nazionale – ha scritto il Garante -, non posso tuttavia sottacere come le misure assunte a tutela prioritaria della salute pubblica, ancorché necessarie, gravino in particolar modo su bambine e bambini, ragazze e ragazzi che vivono in questo momento una condizione di maggiore fragilità che non può essere sottovalutata”.
“Ho ricevuto numerose segnalazioni da parte di genitori che esprimono, in modo accorato, forte dissenso e profonda preoccupazione per l’uso obbligatorio delle mascherine a scuola – ha aggiunto Camilla Bianchi -. A loro dire, infatti, non sarebbero stati adeguatamente valutati gli effetti negativi che l’utilizzo dei dispositivi di protezione individuali delle vie respiratorie possono produrre sul piano sia fisico che psicologico”.
In particolare dover inalare per molte ore consecutive aria di scarto dei polmoni “può determinare stati di malessere collegati a stress respiratorio” mentre la continua presenza delle mascherine sul volto, “può inibire la libera espressività e la piena socializzazione, determinando effetti negativi nella crescita di bambine e bambini, ragazze e ragazzi”.
Nell’ambito delle rispettive competenze, il Garante ha quindi esortato il Governo e la Regione Toscana a “valutare l’opportunità di adottare idonei provvedimenti poiché la concreta applicazione delle misure individuate nell’ultimo Dpcm sta determinando notevoli disagi per alunne e alunni”.

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