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La Cna Valdarno Valdisieve: “il sistema ristori così com’è non funziona. Più aiuti economici alle imprese”

In questa pandemia il tessuto socio-economico della vallata ha subito una brusca frenata e le conseguenze potrebbero farsi sentire a lungo tempo, generando disagio per tutti i lavoratori delle imprese del territorio e non solo.
Sandra Pelli, presidente della CNA Valdarno-Valdisieve lancia l’allarme: “dopo 8 mesi è moria di imprese, il sistema ristori al momento non funziona”.
Infatti, secondo i dati, sono 6968 le imprese ancora attive tra Valdarno e Valdisieve, ovvero il -0,3% rispetto ad un anno fa. “Un sistema economico che sembra dunque tenere, – afferma Pelli – ma che è al punto di non ritorno, come testimoniato dalla forte diminuzione dell’attitudine a fare impresa: -17% di nuove iscrizioni al registro imprese rispetto al 2019”.
Tra le misure promosse dalla CNA spicca quella dell’ampliamento delle misure di aiuto economico diretto alle imprese. “Siamo riusciti a far inserire nel Decreto Ristori bis categorie come lavanderie industriali, fotografi, pizzerie a taglio, rosticcerie in prima battuta escluse, ma tante ne mancano ancora – continua la presidente di CNA Valdarno e Valdisieve – Abbiamo già presentato un emendamento per ricomprendervi le tintolavanderie non industriali, le imprese operanti nel trasporto merci, specie quello legato al settore della ristorazione, l’ampio settore dell’artigianato artistico legato a fiere, mercati e al turismo. Fermo restando che la scelta più opportuna, che chiediamo da giorni, è quella di una concessione del fondo perduto per ogni impresa, da concedersi in base alla diminuzione di fatturato, uscendo dalla logica paradossale dei codici Ateco”.
Un ulteriore aiuto potrebbe venire, secondo CNA, dalla riduzione degli affitti dei mesi da giugno a dicembre, così come altri sconti sul versante dei mutui e del pagamento della cassa integrazione per i dipendenti.
“Concedere il credito d’imposta ai proprietari e agli affittuari un reale sconto sull’affitto; – continua Pelli – stop agli acconti di fine novembre per il 2021; tassazione per cassa; rinegoziazione di tutti i mutui per diminuire, in base alla diminuzione di fatturato registrata ed attesa da ogni impresa, la rata mensile, allungando la vita del mutuo, senza spese ulteriori e a bassi interessi; l’immediata disponibilità nelle casse di Ebret dei denari necessari per pagare la cassa integrazione artigiana per i mesi di luglio, agosto, settembre e ottobre ancora scoperti”.
La presidente CNA Valdarno-Valdisieve Pelli, infine, torna a chiedere la rapida esecuzione dei lavori della Strada Regionale 69 e della Statale 67, ritenute “strategiche per il territorio, eppure da troppo incompiute”. Lavori che, sempre secondo CNA, potrebbero essere affidati a imprese locali, “sostenendo l’economia territoriale in questa fase così difficile”.

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