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All’ospedale del Valdarno arriva un ventilatore polmonare donato da un’azienda

Nuova donazione, seppur indiretta, al presidio ospedaliero del Valdarno. La società Se.Co. ha infatti regalato all’Azienda Sanitaria Toscana Sud Est un ventilatore polmonare che la Asl ha deciso di destinare al pronto soccorso del Santa Maria alla Gruccia. “In questa struttura non c’è una degenza Covid ma è evidente che al pronto soccorso possono arrivare persone positive – ha detto Simone Nocentini, Direttore delle medicina d’urgenza – . Per questa ragione abbiamo separato i percorsi e creato un nuovo pre triage”.
Alla Gruccia non c’è quindi una tenda, ma un’area assolutamente isolata dal resto dell’ospedale. Qui, ai pazienti sospetti, viene fatto il tampone e qui ne attendono l’esito prima di essere trasferiti, se positivi, ad Arezzo. “Medicina d’Urgenza – ha aggiunto Nocentini – utilizza stabilmente apparecchi per ventilazione non invasiva e questo respiratore viene adesso utilizzato per ventilazione con casco CPAP per quei pazienti che presentano sintomi da sospetto Covid e che in attesa del referto del tampone hanno necessità di supporto ventilatorio”.
Il pronto soccorso della Gruccia ha mediamente 60 accessi al giorno: lo scorso anno ne aveva 100. “In questa fase si stanno leggermente riducendo – ha aggiunto Patrizia Bobini, Direttrice dell’ospedale. Il pronto soccorso è un filtro importante e alla degenza arriva circa il 10%. Quindi tra i 5 e i 6 ricoveri di media al giorno. Stiamo cercando di valorizzare al massimo l’integrazione tra ospedale e territorio affinché i pazienti che non hanno bisogno di ricovero ma che è opportuno non rimangano da soli a casa, possano trovare una soluzione sicura e transitoria prima del ritorno al loro domicilio”.

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