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“Terra Madre 2020”. Slow Food organizza due eventi a Terranuova sul valore della comunità

In occasione di Terra Madre 2020, Salone del Gusto, Slow Food ha organizzato il prossimo fine settimana due momenti di formazione sul valore delle comunità. Si parlerà di azioni strategiche e di sviluppo necessarie per avviare nuove economie a partire da un soggetto potente, ovvero le comunità del pianeta. L’iniziativa si sarebbe dovuta tenere a Terranuova Bracciolini, con il sostegno del Comune ma, a causa delle restrizioni causate dall’emergenza sanitaria, si farà su piattaforma digitale.
“Slow food ci stimola a una riflessione particolarmente attuale – ha detto l’assessore Caterina Barbuti – invitandoci ad approfondire i legami tra biodiversità, cibo e diritti. Valorizzare l’opportunità dell’incontro significa investire nella condivisione della conoscenza stimolando la comunità di produttori e quella dei cittadini. L’impegno delle amministrazioni è quello di porre in atto azioni strategiche e di sviluppo delle diversità, che sono sinonimo di ricchezza non solo alimentare”.
“Slow Food lavora da oltre 30 anni sui temi della giustizia alimentare, dei diritti dei coltivatori, della salvaguardia della biodiversità e delle diverse culture alimentari in tutto il mondo – ha detto Barbara Nappini, responsabile dell’evento. Dal 2014 la nostra associazione si impegna a valorizzare i saperi di migranti che nei Paesi di destinazione si sono uniti alla rete Slow Food. Il nostro supporto va a cuochi, agricoltori, pastori e casari, apicoltori e tanti altri che coltivano la propria diversità nei Paesi d’arrivo e che avviano lenti processi di adattamento e interessanti contaminazioni culturali e gastronomiche”.
“La Condotta Slow Food Valdarno è orgogliosa di collaborare ad un progetto così importante che da subito è stato percepito connaturale al nostro territorio, tanto ricco di biodiversità, sia da un punto di vista umano che naturale. Promuovere questo appuntamento – ha proseguito Sandra Gambassi della Condotta Slow Food Valdarno Superiore – .Significa dare l’occasione alla nostra comunità, migrante e non, di poter far parte di un processo di cambiamento, fornendo strumenti significativi affinché questa diversità, che contraddistingue ogni comunità, possa essere letta come una opportunità di arricchimento culturale e infine di far comprendere quanto sia fondamentale oggi il diritto ad avere accesso ad un cibo giusto, sia nei confronti di chi lavora per produrlo, sia per chi ne usufruisce”.
Il programma prevede gli interventi di Cristina Giudici, direttrice e ideatrice di Nuove Radici, Cleophas Dioma, presidente La Reseau e coordinare Summit delle Diaspore, Mohamed Ba, artista e attore di cinema e teatro, Dulce Chan Cab, chef messicana del progetto Le ricette del Dialogo e presidente associazione Tatawelo. Modererenno Abderrahmane Amajou, referente progetto Migranti di Slow Food e Barbara Nappini, Slow Food in Azione.
Domenica 29 novembre ore 11.00 si svolgerà l’incontro riservato alla rete Slow Food, con Ezio Manzini, professore del Politecnico Milano, Abderrahmane Amajou, referente progetto Migranti di Slow Food, Igor Stojanovic, attivista e membro della comunità Slow Food Rom Piemonte, Barbara Pierro, presidente associazione Chi Rom chi no, Marema Cisse, chef senegalese vincitrice dell’edizione “Cuochi d’Italia 2020”.
La diretta streaming sarà possibile solo per l’evento di sabato. Si potrà parteciparvi dalle 16,30 entrando nella piattaforma Terra Madre o iscrivendosi QUI.

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