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CNA Estetica della Provincia di Arezzo tuona: “Vogliamo riaprire al più presto e consentire gli spostamenti”

Sale il grido d’aiuto dei centri estetici della provincia di Arezzo, chiusi da quando la Regione Toscana è entrata in zona rossa; a parlare è Roberta Pagni, presidente del CNA Estetica: “Inutile dire che il 2020 è stato un anno da dimenticare. Mesi di chiusura, eventi cancellati, abitudine stravolte e il fatturato è andato giù, le perdite sfiorano il 70%. Ora i nodi vengono al pettine: come pagheremo le tredicesime ai nostri dipendenti in una situazione simile? Come faremo fronte a tutti i pagamenti, le tasse sono state rinviate non annullate, agli affitti?”.

Pagni punta anche il dito sulle chiusure: “Difficilmente siamo riusciti a capire perché i parrucchieri hanno potuto continuare a lavorare e le estetiste no. Eppure, soprattutto per certi trattamenti, la distanza tra noi e i clienti è maggiore di quella che passa, ad esempio, durante la rasatura della barba. Abbiamo protocolli e dispositivi di sicurezza al pari degli studi medici, ma ci è stato imposto di non lavorare. Siamo a dicembre, il mese in cui vendiamo prodotti per la cura personale, spesso scelti come regalo, in cui le persone hanno voglia di ‘farsi belle’. Pertanto bisogna riaprire al più presto, visto che i numeri ci dicono che l’epidemia è sotto controllo.”

Da parte dei centri di bellezza c’è anche la richiesta di essere considerati come servizi essenziali e quindi consentire l’affluenza anche da parte di clienti residenti in comuni diversi: “Siamo a dicembre, il mese in cui vendiamo prodotti per la cura personale, spesso scelti come regalo, in cui le persone hanno voglia di ‘farsi belle’. Pertanto bisogna riaprire al più presto, visto che i numeri ci dicono che l’epidemia è sotto controllo”.

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