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Podere Rota. Tommaso Pierazzi ai sindaci del Valdarno: “Non indignarsi solo a parole”

“Apparentemente potrebbe sembrare un’operazione meramente privata l’ampliamento della discarica, se non fosse che alcune di queste società hanno al loro interno anche la partecipazione pubblica di alcuni comuni di zona attraverso altre partecipazioni societarie. Quindi risulta evidente come i sindaci del Valdarno possano essere parte attiva in questo processo e che quindi devono prendersi le proprie responsabilità sulla vicenda e smettere di indignarsi solo a parole quando poi ne condividono gli interessi. Nei consigli di amministrazione delle società partecipate deve emergere con forza la posizione di contrarietà dei comuni valdarnesi altrimenti sarà solo demagogia che ricadrà sulla pelle e la salute dei cittadini”.
Lo ha detto il consigliere comunale del movimento 5 Stelle di San Giovanni Tommaso Pierazzi in merito al progetto di ampliamento di Podere Rota. Il rappresentante dei pentastellati ha ricordato che dello stop al 2021 si parla da molti anni, ma non c’è mai stata una rassicurazione sulla chiusura della discarica da un qualunque membro della giunta regionale toscana, passata o attuale.
“Anzi – ha aggiunto -, l’unico atto votato in Regione preparato dal sottoscritto e votato nel consiglio regionale toscano nell’ottobre 2017, fu respinto! Nel consiglio comunale del 30 novembre ci siamo trovati a discutere una ennesima mozione, che come sempre ci trova d’accordo, anche se dobbiamo avere l’onestà intellettuale di ammettere che ogni atto presentato ha avuto, ha e avrà una valenza puramente formale, fino a quando la Regione non metterà in evidenza in modo sostanziale, nero su bianco, le contraddizioni tra questa nuova richiesta di ampliamento e i piani regionali o quelli di ambito in tema di impiantistica”.
“Per non parlare delle direttive europee, molto precise in tema di economia circolare, che prevedono l’eliminazione dei rifiuti solidi urbani in discarica a partire dal 2030 secondo una logica di riduzione, riuso, riciclo, raccolta e recupero e che anche in questo ampliamento evidenziano chiari conflitti con le stesse direttive vigenti – ha concluso -. Quindi, tornando alla mozione, siamo sicuramente d’accordo con la proposta di avviare una procedura di Inchiesta Pubblica proprio perché ad oggi il nostro ente non può fare molto di più. Ringraziamo tutto il consiglio comunale che all’unanimità ha accettato questo nostro emendamento”.

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