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Al via i test antigenici rapidi per gli studenti di Rignano sull’Arno. Soddisfatta la maggioranza

Prendono il via a Rignano sull’Arno i test antigenici rapidi per gli studenti e a coprire le spese sarà l’amministrazione comunale. La delibera di giunta è stata firmata questa mattina e prevede un accordo con l’Istituto Comprensivo Rignano-Incisa, per garantire la somministrazione gratuita, su base volontaria.
I test saranno effettuati all’interno dei plessi scolastici a cura del personale della Croce Rossa Italiana. Verrà inoltre garantita, nel caso di esito positivo dell’esame, l’immediata effettuazione del tampone molecolare, con l’impegno dell’Azienda USL a dare risposta entro 24 ore dal tampone.
Soddisfazione per il provvedimento della giunta Lorenzini è stato espresso dalla lista “Insieme per Rignano”. Il gruppo di maggioranza ha sottolineato che solo una sanità solidale, che permetta di limitare e superare le diseguaglianze economiche, può garantire e assicurare a tutti di avere gli stessi diritti di accesso alle prestazioni dei pediatri e dei medici di famiglia.
“Questi – ha aggiunto la lista – dovrebbero offrire, all’interno del Sistema Sanitario Nazionale, i loro servizi alla comunità così come previsto dalle convenzioni che hanno stipulato. A differenza di tanti altri settori della società in cui possono valere le regole economiche del libero mercato, qui ci troviamo davanti ad una situazione diversa. Lo stesso sindacato dei medici ha preso una posizione netta, spiegando e delineando le modalità previste dalla legge”.
Il segretario della Fimmg Boscherini ha precisato che, al di là di considerazioni etiche sull’opportunità di farli a pagamento, i medici di famiglia convenzionati possono effettuare i test antigenici rapidi in libera professione. Ma questi test non possono essere utilizzati per le necessità istituzionali dei cittadini, tantomeno registrati sul sistema informatico Sispc, perché per farlo da liberi professionisti occorre l’autorizzazione e l’accreditamento. In ogni caso, questi test, in base al contratto nazionale e all’accordo raggiunto con Governo e Regione “non possono essere effettuati a pagamento ai propri assistiti, pena la decadenza della convenzione con l’Asl”. Questo quanto riportato dal sindacato.
“Una volta venuti a conoscenza di pratiche di dubbia regolarità e dubbia titolarità – ha aggiunto Insieme per Rignano -, come potevamo sottrarci dal difendere e tutelare la salute dei nostri cittadini? L’obiettivo di un’Amministrazione deve essere necessariamente quello di rendere accessibili a tutti i servizi sanitari autorizzati e convenzionati che, oggi più che mai, sono fondamentali. Quello che si legge in questi giorni apre scenari di disuguaglianza contro cui tutti dovrebbero prendere posizione per tutelare i diritti e la salute pubblica, a prescindere dall’appartenenza istituzionale e politica. Come si può pensare – ha concluso la maggioranza – che tutti possano spendere spensieratamente “solo 50 euro” per un singolo tampone quando invece tutti i giorni all’Amministrazione arrivano numerose richieste di aiuto dalle famiglie rignanesi che non arrivano alla fine del mese? La nostra risposta è e continuerà ad essere quella di dare servizi universali a tutti!”

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