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Natale a San Giovanni. La Confcommercio: “Shopping iniziato il 6 dicembre. Fate acquisti nei nostri negozi”

“La mancanza di eventi e socialità ha ridotto drasticamente anche le necessità e i desideri, ma la gente ha comunque voglia di calore, di regalare e regalarsi un Natale come si deve”. Lo ha detto il presidente della delegazione sangiovannese di Confcommercio Paolo Mantovani. Sarà di 162 euro il budget stimato per i regali, in calo di oltre 10 euro rispetto al Natale 2019. Lo shopping sotto le feste è comunque partito anche nella città di Masaccio. In questa settimana, come ha ricordato l’associazione di categoria, il mancato passaggio in zona gialla ha penalizzato fortemente fortemente i pubblici esercizi, costretti a lavorare solo con asporto e consegne a domicilio, ma almeno il via libera all’apertura di tutti i negozi, arrivato con l’ingresso nella zona arancione, ha riportato un po’ di vita anche in centro storico.“Veniamo da un anno drammatico, le nostre imprese sono stremate – ha aggiunto Mantovani – . Per una lieve ripresa contavamo sugli acquisti di Natale, che in genere partivano da metà novembre ma quest’anno sono cominciati con tre settimane di ritardo il 6 dicembre. Di sicuro abbiamo perso tante vendite, tra motivazioni sociali, economiche e psicologiche”.
Secondo le previsioni di Confcommercio, il budget per i regali quest’anno sarà inferiore rispetto a quello dello scorso anno, che si era attestato a 175 euro. “Addirittura per la prima volta in tanti anni, in Toscana registriamo una performance peggiore della media nazionale, che è di 164 euro – ha sottolineato il presidente della delegazione sangiovannese di Confcommercio -. Tra i prodotti da mettere sotto l’albero si sceglieranno le specialità enogastronomiche, i giocattoli, abbonamenti a servizi streaming, articoli di tecnologia e arredo casa (dallo stereo nuovo a pc o lampade da scrivania), poi capi di abbigliamento comodi e informali, dalla tuta a maglie e scarpe da ginnastica. Tra i regali meno impegnativi: libri e profumeria. In generale, si doneranno più oggetti che “esperienze”, segnando la drastica diminuzione dei classici voucher per viaggi, benessere o cene al ristorante. In calo anche la spesa complessiva del periodo, comprensiva di pranzi e cene delle feste: probabile un -8%, che porta a 1.176 euro la cifra generale per famiglia, con una perdita di ben 102 euro (era di 1.278 euro nel 2019).
“Tra i più penalizzati ci sono i colleghi della ristorazione, che di questo passo rischiano di perdere perfino i pranzi delle feste, dopo aver già perso tutti gli introiti di un mese generalmente segnato da tantissime occasioni conviviali – ha proseguito Paolo Mantovani -.In generale, le previsioni non possono che essere al ribasso, tenendo conto del momento che viviamo, della preoccupazione delle famiglie per il futuro e del fatto che mancheranno veri festeggiamenti per le limitazioni imposte dai Dpcm. Per questo – ha aggiunto – è importante che la voglia di acquisti delle famiglie ricada sul territorio e non venga assorbita dai colossi dell’ecommerce internazionali, che affosserebbero ancora di più il futuro non solo delle nostre aziende, ma anche delle nostre città. Ringrazio quindi ancora una volta il Comune di San Giovanni Valdarno per aver preso alcuni provvedimenti a favore della mobilità, come la possibilità di accedere con l’auto in corso Italia fino alle ore 12, o di trovare parcheggio più facilmente. Sono piccole concessioni che servono ad avvicinare le persone al centro evitando assembramenti. Per i negozianti è una boccata di respiro, dopo mesi davvero terribili”.
L’esponente di Confcommercio ha comunque ricordato che si tratta di misure temporanee che non devono distogliere l’attenzione dagli interventi più importanti che servono per dare vitalità al centro storico di San Giovanni. “Mi riferisco alle misure per il decoro, alla sistemazione dell’arredo urbano, delle fioriere e dell’illuminazione, alla pulizia, anche relativa alle deiezioni di cani e piccioni, e alle migliorie nell’immagine delle vetrine su strada, soprattutto nel caso dei fondi sfitti. Insomma, piccoli grandi migliorie che riportino il centro a diventare il salotto buono della città, dove si passeggia e si trascorre del tempo volentieri. Speriamo – ha concluso – che si torni al più presto a quella socialità che ora la pandemia ci ha tolto. Ma vivere nella bellezza è un valore per sempre, in qualunque condizione”.

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