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Bekaert: 60 dipendenti in cassa integrazione assunti da Laika. Firmato l’accordo da sindacati e azienda

Sessanta dipendenti della Bekaert in cassa integrazione saranno assunti da Laika che amplia le linee produttive di camper e caravan stabilizzando anche 33 lavoratori ora a tempo determinato. L’intesa è stata sottoscritta ieri tra sindacati e azienda e oggi il verbale istituzionale è stato firmato da Regione, Comuni, associazioni sindacali e vertici aziendali per gli impegni istituzionali che seguiranno l’attività dell’impresa nei siti di San Casciano e Tavarnelle Val di Pesa. Nel documento si rinvia anche a un accordo quadro su viabilità, infrastrutture, parcheggi e trasporto pubblico locale da Figline ai siti produttivi chiantigiani.
Questo è “l’orgoglio toscano. Un risultato del territorio, un passaggio con il quale si concretizza un’azione bellissima, l’assunzione di 60 persone provenienti da una crisi aziendale che ha duramente colpito l’area metropolitana”, ha commentato il presidente Eugenio Giani intervenendo alla riunione a cui hanno partecipato il consigliere delegato al lavoro, Valerio Fabiani; l’amministratore delegato di Laika Andre Miethe e il direttore del personale Monica Rigacci; Daniele Calosi, segretario generale Fiom Cgil Firenze e Prato, e Alessandro Beccastrini, segretario generale Fim Cisl Firenze e Prato.
Giani ha ringraziato l’impresa che si è dimostrata “parte della Toscana, unendo alla sua esigenza produttiva una parte della soluzione al problema Bekaert”, e i sindacati che “hanno favorito la soluzione, agendo anche come forza di governo e dimostrando l’importanza della fiducia da parte dei lavoratori”. Il governatore ha poi sottolineato che si continua a lavorare “per il circuito dell’acciaio in Toscana, da Piombino a Figline, con l’ingresso dello Stato sia nell’acciaieria sia nella riattivazione della trafileria in Valdarno. Siamo pronti ad affiancare Invitalia con Sici per investire, a fianco di nuovi soggetti imprenditoriali, nella reindustrializzazione di Figline”.
La Regione ha favorito il piano di sviluppo ed espansione di Laika con incentivi per le assunzioni anche per il 2021 e voucher formativi per la riqualificazione professionale dei dipendenti. Misure a cui si aggiungono l’incentivo nazionale per l’assunzione di personale da aziende in crisi, previsto dal decreto Cura-Italia, e lo sgravio contributivo della Naspi al netto dei periodi di cassa integrazione già consumati. La rete dei centri per l’impiego della Regione sarà inoltre a disposizione per il disbrigo di tutte le pratiche necessarie ad assunzione e formazione.
“In un momento in cui tante persone sono senza lavoro, grazie a questo accordo Laika sarà in grado di dare una risposta occupazionale al territorio del Chianti e a un nucleo di lavoratori Bekaert – ha affermato Daniele Calosi (Fiom Cgil) definendo l’intesa importante perché nell’ambito di pochi chilometri si trova una soluzione lavorativa per 60 persone che provengono da una vertenza complicata. E ha poi ribadito la richiesta di un intervento diretto dello Stato nel processo di reindustrializzazione della fabbrica di Figline “per ricollocare i restanti lavoratori ancora in cassa integrazione e, una volta a regime, alla luce dell’intervento pubblico, tornare a contare un’area produttiva con 318 posti di lavoro”.
Alessandro Beccastrini (Fim-Cisl) ha infine evidenziato che “l’accordo accende una luce di speranza nel periodo natalizio per tante famiglie: il miglior regalo che un sindacato possa far trovare sotto l’albero ai lavoratori, dopo anni difficili. Portiamo nello stabilimento italiano Laika 6 milioni di investimenti e trattamenti migliorativi per i lavoratori e al tempo stesso contribuiamo a parte della soluzione della vertenza Bekaert. Con la Regione e i comuni, dentro un accordo quadro che prevede impegni di fattibilità di infrastrutture e interventi sulla viabilità e trasporti pubblici, rinnoviamo la forza lavoro di Laika di 170 unità”.

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