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Le liste civiche sangiovannesi: “respinte in consiglio comunale due mozioni sulla discarica”

Si è discusso anche del possibile ampliamento della discarica di Podere Rota questo lunedì in consiglio comunale a San Giovanni Valdarno. Le liste civiche hanno presentato due mozioni in proposito, che sono state respinte. “La prima è stata bocciata perché la richiesta di una normativa legata all’indennizzo per San Giovanni non può essere inviata alla Regione, come indicato, ma all’Ato”, hanno spiegato i civici, secondo cui si è trattato di una pura formalità. “Sarebbe bastato richiedere di inserire nell’indirizzo questo ente, ed essere accolta”.
L’altra mozione chiedeva le dimissioni del presidente della Conferenza dei Sindaci del Valdarno Sergio Chienni. “Il Pd sangiovannese – ha spiegato la minoranza – ci ha risposto che la Conferenza non si occupa dei rifiuti, ma di aspetti sanitari (come se la discarica non riguardasse anche la nostra salute!) e poi perché non possiamo colpire un sindaco solo perché è a favore dell’ampliamento della discarica”.
“Peccato che nel mirino non ci sia un primo cittadino, ma il presidente alla guida dei sindaci valdarnesi – hanno aggiunto le liste civiche -, che nelle loro dichiarazioni alla stampa hanno manifestato la propria contrarietà a questo ennesimo ampliamento. Ci domandiamo cosa rappresenti in seno alla Conferenza dei Sindaci Chienni, trovandosi in una posizione non minoritaria ma addirittura isolata, e per di più in conflitto di interessi”.
Insomma, per i civici sarebbe stato un atto più che legittimo chiedere le sue dimissioni. “Ma soprattutto sarebbe stato ancor più legittimo chiedere che da quella Conferenza uscisse un atto concreto nei confronti della Regione affinché bloccasse ogni sorta di ampliamento. Ma ormai è palese – ha concluso l’opposizione – . Pd non morde Pd e così alla prima occasione concreta di apporre una firma su un atto concreto per chiedere la chiusura definitiva della discarica, i soliti personaggi politici, che se la cantano e se la suonano, se ne lavano le mani per l’ennesima volta”.

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